Montichiari, 9 luglio 2024 – Pierina Gilli: dopo il dietro front del Vaticano sulla legittimità delle sue visioni, si riaccendono i riflettori sulla vita e le opere della veggente monteclarense.
Il profilo
Pierina Gilli nasce nel 1911 a Montichiari, popoloso comune della Bassa Bresciana. Prima di nove figli, fa parte di una famiglia molto povera, che vive del lavoro nei campi. Pierina resta ben presto orfana di padre. Con la madre, i fratelli e le sorelle, si trasferisce in un’altra cascina, dove subisce le attenzioni morbose di un vicino.
Lavora al fianco dei bambini nell’asilo comunale di Montichiari, successivamente trova impiego come perpetua a Carpenedolo.
Nel 1944 entra come postulante nelle Ancelle della Carità, congregazione di suore con base fra le province di Brescia e Cremona. Nel dicembre di quell’anno viene colpita da una meningite che la porta sull'orlo della morte. È in quel periodo che, secondo la sua biografia, riceve la prima “visita” da parte di suor Maria Crocifissa Di Rosa, la fondatrice dell’ordine morta nel 1855, fatta santa nel 1954 da papa Pio XII.
Le visioni
È solo la prima di una serie di visioni su cui, dopo lo stop nel corso del precedente pontificato, il Vaticano ha appena cambiato idea, sigillandole con il “nihili ostat”, ovvero il parere che certifica come nelle apparizioni “non ci siano elementi apertamente in contraddizione con la dottrina della Chiesa".
Dopo l’esperienza come perpetua, Pierina lavora come inserviente in una casa di cura e come infermiera all’ospedale dei bambini di Brescia, gestito proprio dalle Ancelle della Carità. La sua vita è punteggiata da una serie di malattie, anche gravi, momenti nei quali le visioni sono più frequenti.
Nel novembre 1946, in seguito a un’occlusione intestinale, le si ripresenta la beata Di Rosa. Con lei c’è la Madonna. “Allora io vidi una bellissima Signora come trasparente –scrive Pierina nel suo diario – vestita di viola e con un velo bianco che dalla testa scendeva ai piedi; teneva le braccia aperte e vedevo tre spade confitte nel cuore”. L’anno dopo, a marzo, la religiosa è vittima di un collasso cardiaco. Rivede la beata Maria Crocifissa alla quale offre le sue sofferenze.
La prima grande apparizione è del luglio del 1947. La Madonna le appare dicendo “Io sono la Madre di Gesù e la Madre di tutti voi”. Pierina scrive di aver visto spade sul pavimento e, sul petto della Vergine, tre rose. Una bianca, una rossa e una d'oro. La Madonna chiederebbe a Pierina di consacrare al suo culto la giornata del 13 luglio, per espiare le offese fatte alle anime consacrate.
Gli anni ‘60
Il successivo ciclo di visioni mariane è degli anni '60. Si tratta di quattro apparizioni, avvenute fra aprile e agosto. La prima si verifica nei pressi di una sorgente d’acqua a Fontanelle, dove oggi sorge il santuario della Rosa Mistica, in cui sono vivi il culto della Vergine, della beata Di Rosa e di Pierina Gilli.
Nell’ultima, a ottobre, Pierina riceverebbe dalla Madonna la spiegazione della scelta di Montichiari come luogo delle apparizioni. “Ho scelto questo luogo – direbbe Maria – perché nei figli che lavorano la terra c'è ancora umiltà come in una povera Betlemme”.
L’ultima apparizione e la morte
L’ultima visione è del 1983. In questa occasione la Madonna solleciterebbe alla costruzione di un santuario nel suo nome, “con cinque cupole”. Pierina Gilli muore nel gennaio 1991. Intorno alla sua figura si è già creato un ampio seguito di pellegrini, che si ingrandisce ulteriormente dopo il decesso. Sono testimoniate conversioni, presunte guarigioni miracolose e segnalate manifestazioni soprannaturali.