Pisogne (Brescia), 5 settembre 2023 – Proseguono le ricerche per trovare il corpo di Chiara Mercedes Lindl, la 20enne tedesca caduta nelle acque del Lago d’Iseo venerdì scorso durante una gita in motoscafo con gli amici. Le particolare tecnologie utilizzate – il sonar laterale – da tecnici e sommozzatori hanno permesso di individuare nei fondali del Sebino dei “target” compatibili con quelli di un corpo umano e ora le operazioni di scandaglio previste per le prossime ore dovranno verificare se si tratta di un cadavere. E, in caso affermativo, se è quello della giovane turista bavarese. Sono ore di angoscia miste a dolore per i genitori di Chiara che da oggi resteranno soli in Italia. Insieme agli altri due figli, stazionano in campeggio in attesa di notizie.
La comitiva di amici con cui la figlia era in vacanza è rientrata in Germania. Tra loro anche Carolina K, la 23enne che era alla guida del motoscafo, nonostante non avesse la patente nautica e avesse un tasso alcolemico pari a 0.84, e che ha improvvisamente accelerato provocando la caduta di Chiara. Lei e gli altri ragazzi dunque non aspetteranno coi genitori l’eventuale ritrovamento del corpo dell’amica. Al momento solo Carolina K risulta indagata per lesioni colpose. Dice di avere lasciato la patente in Germania. È stato richiesto di verificare la veridicità delle sue affermazioni. Servirà un organismo internazionale, poiché il sistema di gestione delle licenze nautiche non è come quello delle patenti per gli autoveicoli.
Il precedente
La storia ricorda tristemente quella dei due manager a bordo del motoscafo Riva, anche loro in stato di ebbrezza, che ha ammazzato Umberto Garzarella e Greta Nedrotti sul Benaco. Anche loro poche ore dopo erano rientrati in Germania, senza aspettare l’evolversi della situazione. Anche in questo caso i protagonisti della vicenda si sono allontanati a tempo di record dal luogo dei fatti, lasciando la famiglia, che pure conoscono bene, completamente sola, con il solo supporto delle Forze dell’ordine italiane, del sindaco di Pisogne Federico Laini, dei titolari del campeggio Eden, che non li stanno mai lasciando soli e di tanti turisti che cercano di fornire supporto e consolazione.
Le ricerche
Oggi si continuerà con l’attività di ricerca, svolta dal nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Roma in collaborazione con il Gruppo Sub di Monte Isola. L’area purtroppo è molto grande: un cerchio con un raggio di un chilometro tra Pisogne e Lovere e acque profondissime che sfiorano i 200 metri. Nelle prossime ore verrà fatto un briefing e poi si deciderà se e dove calare il robot Rov. Gli specialisti vigili del fuoco del T.A.S. (Topografia Applicata al Soccorso) stanno aggiornando costantemente le mappe.