Tignale (Brescia) – Tragedia a Tignale dove ieri una guida di canyoning, un uomo di nazionalità austriaca di 39 anni, Daniel Mitterberger, è morta mentre preparava un percorso lungo il quale doveva accompagnare una comitiva. Una tragitto che si snoda nella valle di Vione, nella zona del Parco del Garda Bresciano. Il gruppo doveva percorrere un tratto all’interno del torrente, fra cascate e salti di roccia.
L’uomo attorno a mezzogiorno, per cause ancora in corso di accertamento, a un certo punto è precipitato nel vuoto per una cinquantina di metri ed è morto sul colpo. I presenti hanno raccontato di averlo visto scendere per indicare poi la strada agli escursionisti quando di colpo è caduto nel vuoto.Tutte le escursioni nel torrente sono state sospese fino a data da definire. Il numero unico 112 di Brescia, avvisato dai presenti, ha mandato sul posto gli uomini del comando provinciale dei vigili del fuoco di Brescia con anche il nucleo saf, esperto nell’intervento in zone impervie e specie in forre e canyon, il soccorso alpino e speleologico della v della V delegazione bresciana con le stazioni della Valle Sabbia e i carabinieri della compagnia di Salò, cui spetterà di appurare che cosa sia effettivamente accaduto alla guida, che conosceva molto bene la zona dove è avvenuta la tragedia.
Il recupero del corpo, effettuato anche con l’ausilio dell’elicottero, è stato particolarmente difficoltoso. Il canyoning è uno sport estremo affascinante. Gli appassionati, solitamente accompagnati da una guida che conosce i segreti delle correnti e dei salti d’acqua che si trovano lungo i vari percorsi, affrontano il greto di un torrente, calandosi o arrampicandosi, oppure nuotando in acque fredde e turbinose. Il percorso lungo la Valle del Vione, è ritenuto divertente, ricco di scivoli e salti, mai troppo impegnativi. È comunque consigliato agli esperti perché dura circa due ore e mezzo. Nel torrente vi sono funi che aiutano a scendere dalle cascate e dai salti. Quello di ieri è il secondo morto in montagna dall’inizio di luglio. I primi giorni del mese un’escursionista esperto, ex professionista, è morto lungo le scale del Miller, salendo in Adamello attraverso un percorso che gli amici gli avevano sconsigliato.