REDAZIONE BRESCIA

Cocaina, sesso a pagamento e la trans che si butta dalla sua finestra: la folle estate del prete del Garda

Desenzano, dopo la scoperta della droga e la denuncia dei carabinieri, nuovo intervento delle forze dell’ordine nella casa del sacerdote

La trans che si è buttata dalla finestra della casa del parroco

Desenzano (Brescia) – È andata in scena nella notte di martedì 1 agosto l’ultima puntata della folle vicenda del prete del Basso Garda denunciato nei giorni scorsi dalla polizia per possesso di droga e da un barista 30enne per minacce in seguito a prestazioni sessuali non pagate.

La trans alla finestra

Anche questa volta, teatro della storia è stata la casa del sacerdote in una cittadina gardesana. Nella notte di martedì, su segnalazione di alcuni residenti, i vigili del fuoco sono infatti intervenuti per una persona, una trans di 31 anni completamente nuda, che minacciava di buttarsi dalla finestra del don.

Il salto nel vuoto

I vigili del fuoco hanno quindi piazzato sotto la finestra il telo per attutire la caduta, mentre sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri. La trans ha continuato a gridare frasi sconnesse dalla finestra e poi, all’improvviso, si è lanciata nel vuoto. La caduta è stata attutita dal telone dei vigili del fuoco e una volta atterrata la 31enne è fuggita per le vie della città. È stata bloccata poco dopo e identificata dalle forze dell’ordine

La perquisizione

La movimentata serata sotto casa del religioso si aggiunge alla perquisizione all’interno dell’abitazione effettuata dalla polizia nei giorni scorsi durante la quale era stata rinvenuta cocaina e un bilancino di precisione.

Sesso a pagamento

Il blitz nella casa parrocchiale era scattato dopo la denuncia di un barista trentenne venezuelano con cui il prete avrebbe fatto sesso a pagamento. Stando alla denuncia dell’uomo i due si sarebbero conosciuti nel 2020 tramite una app specializzata in incontri omosessuali. Il religioso avrebbe usato un falso nome e poi incontrato più volte il sudamericano, pagando però solo alcuni rapporti.

La cocaina

Gli incontri sono proseguiti fino al 2023 quando il barista è stato minacciato – anche tramite messaggi vocali su Whatsapp (consegnati ai carabinieri) – dopo aver preteso il pagamento della cifra pattuita. Durante il sopralluogo nella casa del prete i militari hanno poi scoperto alcuni grammi di cocaina e anche un bilancino di precisione: per il religioso è quindi scattata la denuncia per detenzione di stupefacenti.