
Un momento per unire docenti, presidi, studenti ed istituzioni per guardare avanti. I progetti saranno presentati a Bologna dall’1 al 4 maggio
Attorno ai tavoli, giovani di scuole superiori di Brescia, Monza e Mantova. Alle loro spalle, ragazzi e ragazze poco più grandi di loro, amministratori locali ed esperti di altissimo livello, a fare da coach e supervisori. Sui monitor del loro computer, la piattaforma che mette l’Intelligenza artificiale a servizio dello sviluppo sostenibile. Prove di futuro nell’Hackathon internazionale organizzato da Iaia Italia e l’Unicef (q-Hack5.0), che si chiude oggi alla Fiera di Montichiari e, in contemporanea, in Ucraina, Tunisia, Romania e Repubblica Ceca, ma che apre una road map che dovrebbe concludersi con l’Hackaton mondiale del 2030 in tutti i Paesi in cui è presente l’Unicef.
Obiettivo di questa prima edizione (documentata dal regista Mario Piavoli) è di coinvolgere i ragazzi a co-progettare soluzioni a favore della sostenibilità, lavorando con una piattaforma digitale che impiega modelli scientifici basati sull’impiego dell’Intelligenza artificiale. I progetti saranno presentati nella 44° Conferenza mondiale sulla valutazione di impatto Iaia 25 “Impact assessment in the age of artificial intelligence“ che si terrà a Bologna dall’1 al 4 maggio, con 1.200 delegati da 100 nazioni.
"Stiamo lavorando da più di 10 anni con le istituzioni - spiega Giuseppe Magro, ingegnere nucleare bresciano, presidente Iaia Italia e Chair della conferenza mondiale –. Abbiamo sviluppato strumenti operativi che usano l’Ai per supportare le decisioni nella governance territoriale, implementando un sistema multistakeholder che coinvolge istituzioni, cittadini, scuole, associazioni. Questo ecosistema supporterà le attività dei Comuni".
Un esempio? Il monitoraggio delle Vas, Valutazione ambientale strategica, fondamentale negli iter autorizzativi di progetti con impatto ambientale: attualmente, il monitoraggio è carente, tanto che l’Italia rischia l’ennesima infrazione europea. Ma come funziona la piattaforma? In sostanza, usa dati satellitari, istituzionali, social e, con un proprio sistema di elaborazione, permette all’utente di costruire scenari di predittività. Novità dell’iniziativa è, soprattutto, il ponte tra scuola e istituzioni: oggi gli studenti esporranno il loro lavoro alla presenza degli amministratori. "Lo hanno ribadito tutti i dirigenti scolastici presenti – commenta Roberta Vicentini, responsabile progetti pedagogici IAIA e co-Chair conferenza mondiale -. La presenza delle istituzioni è la prova che il processo non è solo virtuale o raccontato, vengono ad ascoltarli".