FEDERICA PACELLA
Cronaca

Provincia e Camera di Commercio in Mille Miglia

Dopo il Comune di Brescia, anche Camera di Commercio e Provincia di Brescia danno il via libera ad aderire a...

Dopo il Comune di Brescia, anche Camera di Commercio e Provincia di Brescia danno il via libera ad aderire a...

Dopo il Comune di Brescia, anche Camera di Commercio e Provincia di Brescia danno il via libera ad aderire a...

Dopo il Comune di Brescia, anche Camera di Commercio e Provincia di Brescia danno il via libera ad aderire a Fondazione Mille Miglia. Il presidente dell’ente camerale, Roberto Saccone, e della Provincia, Emanuele Moraschini, hanno confermato la disponibilità ad esser parte dell’ente nato dalla volontà di Aci Brescia (proprietaria del brand e guidata da Aldo Bonomi) di fare quadrato attorno alla brescianità della Mille Miglia, qualora dovesse esserci una riorganizzazione delle Aci che porterebbe Brescia ad essere inglobata in Milano. Dopo il protocollo d’intesa fra Aci, Comune di Brescia e associazione Museo Mille Miglia, andato in fumo per il ‘no’ del Museo, Bonomi (nella foto) ha avviato, dapprima in solitaria, la Fondazione. Lunedì è arrivato il via libera della sindaca Laura Castelletti, martedì quello degli altri due enti, che dovranno partecipare alla Fondazione con risorse.

Il marchio Mille Miglia vale circa 13 milioni di euro: Aci non può semplicemente conferirlo (insieme al marchio, conferirebbe alla Fondazione anche le quote della società Mille Miglia, che organizza la gara storica), pena il depauperamento del proprio bilancio soggetto alle verifiche della Corte dei Conti. I tre enti potrebbero, quindi, partecipare con risorse economiche; il Comune, da parte sua, avrebbe sempre la possibilità di conferire alla Fondazione il museo dove ha sede l’associazione, che ancora si fregia del marchio Mille Miglia nonostante la diffida di Aci Brescia. Da parte sua, la sindaca ha auspicato un coinvolgimento dell’associazione del Museo che ha in concessione lo stabile fino al 2059 e che, in quanto ente privato, non parteciperebbe, comunque, alla Fondazione come gli enti pubblici che stanno entrando; anche nel precedente accordo, l’idea era che il museo fosse socio benemerito, non fondatore.

Federica Pacella