Quattro auto distrutte dal rogo. Coppia accusata dell’incendio appiccato per un presunto credito

I due avrebbero prima effettuato un sopralluogo nel parcheggio. Poi nella notte lui avrebbe agito, mentre lei faceva da palo.

Quattro auto distrutte dal rogo. Coppia accusata dell’incendio appiccato per un presunto credito

I carabinieri hanno dato esecuzione all’ordinanza di misura cautelare richiesta dalla Procura di Brescia

Una coppia di piromani è stata assicurata alla giustizia dall’Arma dei carabinieri. I militari del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Verolanuova nelle scorse ore hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare nei confronti di due persone, presunte responsabili dell’incendio di quattro auto, avvenuto tre mesi fa a Manerbio. I fatti risalgono alla notte del 12 maggio, quando i militari dell’Arma sono intervenuti in piazza Battisti, su segnalazione di alcuni cittadini.

Il fuoco, appiccato a un’utilitaria parcheggiata in quella zona, in pochi minuti si era propagato ad altri tre veicoli adiacenti. Tutti i mezzi coinvolti erano stati distrutti, senza fortunatamente arrecare danni alle vicine abitazioni. Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura di Brescia, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di un uomo di 42 anni e di una donna di 26, entrambi del posto, che avrebbero appiccato il fuoco alla prima vettura per un presunto credito vantato nei confronti della vittima. Grazie all’analisi dei sistemi di videosorveglianza della zona e ai successivi approfondimenti investigativi, si è appurato che i due, legati da vincoli sentimentali, nella serata dell’11 maggio avrebbero effettuato un sopralluogo per verificare dove fosse parcheggiato il mezzo.

Successivamente, poco dopo la mezzanotte, l’uomo avrebbe poi incendiato l’auto, con la complicità della donna, che avrebbe fatto da “palo“. Il 42enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari nella propria abitazione, mentre la 26enne dovrà osservare la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. La responsabilità penale dei due indagati sarà comunque accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile.

Milla Prandelli