Uccise il marito a tavola: Raffaella Ragnoli è sana di mente

Illustrati in aula i risultati della perizia: la donna si accanì a coltellate contro il compagno, sostenendo che l’uomo aveva minacciato il figlio. Ma il ragazzo negò di essersi sentito in pericolo

Raffaella Ragnoli e il marito Romano Fagoni; a lato, carabinieri fuori dalla casa del delitto

Raffaella Ragnoli e il marito Romano Fagoni; a lato, carabinieri fuori dalla casa del delitto

Nuvolento, 15 ottobre 2024 – Stressata e con aspetti di fragilità, ma non incapace di intendere e volere. È questo il “verdetto” del perito incaricato dal tribunale di Brescia dell’analisi della personalità di Raffaella Ragnoli, la donna di 58 anni che a fine gennaio 2023 ammazzò il marito Romano Fagoni nel loro appartamento di Nuvolento.

La donna, di due anni più giovane del compagno assassinato, è a processo davanti alla Corte d'Assise di Brescia.

La versione della donna

In sede di indagini preliminari la donna – che colpì il marito a coltellate – aveva detto di aver agito perché il marito stava minacciando di morte il figlio 15enne. Il ragazzo, però, ha negato di essersi sentito realmente in pericolo di vita.

Raffaella Ragnoli in aula
Raffaella Ragnoli in aula

L’opinione del perito

Per il perito, Raffaella Ragnoli, "nei mesi prima dell'omicidio era sottoposta a forte stress per la situazione con il marito e la gestione della suocera inferma". Un clima in cui è emersa "una complessiva fragilità ma non una oggettiva infermità".

L’omicidio in famiglia

Raffaella Ragnoli si accanì contro il marito a coltellate, all’ora di cena, mentre la famiglia –Raffaella, il marito e il figlio – era seduta a tavola. Decine di fendenti, seguite a una lite descritta come “furiosa”. I due coniugi erano sposati dal 1992. La donna è detenuta nel carcere di Verziano.

Le conclusioni della perizia sono state illustrate oggi nell’aula del tribunale di Brescia dove si sta svolgendo il processo.