FEDERICA PACELLA
Cronaca

Rebus Corda molle. Pedaggio dietro l’angolo

Un nuovo colpo di scena nella vicenda del raccordo autostradale. Dall’1 gennaio 2025 potrebbe diventare a pagamento e si scatena lo scontro.

Rebus Corda molle. Pedaggio dietro l’angolo

Rebus Corda molle. Pedaggio dietro l’angolo

Pedaggio sì, ma forse no, però può darsi. Un nuovo colpo di scena nella vicenda della Corda molle, il raccordo autostradale tra Ospitaletto e Montichiari, che, dall’1 gennaio 2025 potrebbe diventare a pagamento. Il pedaggio non arriva dal nulla, ma era previsto nel contratto di servizio con gestore, prima CentroPadane, poi Autovia Padana, dopo il bando di concessione datato 2013. Nel 2018 la convenzione tra ministero delle Infrastrutture e Autovia Padana è stata modificata ed è stato previsto che il pedaggio potesse servire alla società per recuperare oltre 161 milioni di euro di fondi investiti nella realizzazione degli interventi previsti a corollario della concessione e gestione dell’autostrada A21 Piacenza-Cremona-Brescia e della diramazione Fiorenzuola d’Arca. Questo pedaggio potrebbe scattare dal 2025 (intanto sono stati installati 12 sensori per auto in entrata ed in uscita. Percorrere tutta la tratta (circa 30 km) verrebbe a costare 900 euro all’anno per chi la percorre quotidianamente. Il timore espresso con forza dai sindaci dei comuni lambiti dalla Corda molle, nonché dalla Provincia, è che così si verrebbe a snaturare la funzione stessa dell’infrastruttura, ovvero di decongestionare il traffico nei paesi. Più volte in questi mesi il ministero delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha assicurato che non ci sarà pedaggio. Tuttavia, nel question time che si è tenuto mercoledì è emerso che il pedaggio per la corda molle non è affatto scongiurato. A presentare l’interrogazione è stato il deputato bresciano di Azione, Fabrizio Benzoni. Il ministro ha confermato l’assenza di pedaggi per il 2024, ma "non ha saputo fornire garanzie per gli anni successivi, a differenza di quanto promesso durante la campagna elettorale". Sul tema è intervenuto anche l’onorevole dem Gian Antonio Girelli. "Il pedaggio era già scritto e noto a tutti da oltre 10 anni e non è un’invenzione di oggi, né tantomeno un’iniziativa del ministro Salvini, che invece lavora per evitarlo – il commento del senatore bresciano Stefano Borghesi -. Il ministro non solo ha sempre garantito che non vi sarà pedaggio per tutto il 2024 ma inoltre ha ribadito con forza l’impegno ad evitare il pedaggio anche in futuro. Chi si lamenta oggi, per i precedenti 10 anni cosa ha fatto?".