REDAZIONE BRESCIA

Regione Lombardia: "Sulle riaperture delle Rsa serve cautela"

L’assessorato respinge al mittente le ampie accuse di mancanza di accesso alle strutture evidenziate da Orsan

"Parola d’ordine: cautela. Soprattutto nei confronti dei soggetti più vulnerabili al Sars-CoV-2 quali gli anziani e i disabili". Lo scrive l’Assessorato al Welfare di Regione Lombardia in una lunga relazione che precisa alcuni aspetti sugli accessi alle Rsa dopo che, nei giorni scorsi, il comitato ORsaN (Open Rsa Now) aveva inviato al stesso ministero della Salute l’elenco con 202 strutture, di cui 97 lombarde, dove i parenti hanno riscontrato difficoltà di accesso, nonostante l’ordinanza ministeriale che ha riaperto alle visite. In Lombardia, che conta 700 strutture con 65mila posti letto, "lo scenario descritto di mancata aderenza alle indicazioni ministeriali non emerge", spiegano dal Welfare.

Ricordando che la stessa vice presidente ed assessore al Welfare Letizia Moratti si era spesa per prima per arrivare all’emanazione dell’ordinanza ministeriale, l’Assessorato evidenzia: "Le soluzioni adottate dalla struttura devono certamente essere corrispondenti all’ordinanza ministeriale dell’8 maggio 2021 (al riguardo si ribadisce il massimo rigore da parte della Vice Presidente per il tramite delle Ats), va comunque precisato che le stesse potrebbero legittimamente non corrispondere alle aspettative di tutti gli utenti". Vista la circolazione delle varianti e poiché non è ancora possibile escludere il rischio di contagio anche in chi è stato già vaccinato, le misure organizzativo-logistiche idonee devono prevenire il contenimento dell’infezione da SARS-CoV-2, soprattutto in realtà, come le Rsa, che possono rapidamente trasformarsi in focolai. "L’Ordinanza ministeriale non è un colpo di spugna, ma abbiamo girato pagina". Comunque l’invito è di segnalare eventuali problematiche. F.P.