"Una riforma giustissima, andava fatta, ma ci servirebbe più tempo, basterebbe anche solo un mese, per poter fare la formazione necessaria, a tutela innanzitutto dei pazienti". Bruno Platto, segretario dell’Ordine dei medici di Brescia, conferma le preoccupazioni sollevate nei giorni scorsi dai medici di medicina generale attraverso le parole del segretario provinciale della Fimmg, Angelo Rossi, in merito all’imminente riforma sulla disabilità, che partirà come sperimentazione dall’1 gennaio 2025 in nove province italiane, tra cui Brescia (nel 2026, l’estensione a tutta Italia).
Obiettivo della riforma è semplificare l’accertamento della disabilità, superando la frammentarietà delle prestazioni tra sanità e sociale, per costruire un progetto di vita. Per questo, nelle 9 province, dall’1 gennaio varrà il certificato medico introduttivo per garantire alle persone l’accesso a tutti i benefici economici e di assistenza. Per rilasciarlo, però, i medici di medicina generale (e pediatri di libera scelta), che ad oggi firmano la maggior parte dei certificati di invalidità, devono possedere i requisiti formativi, con tanto di validazione da parte dell’Inps. Per ora, però, a parte un webinar promosso dall’Ordine dei medici di Salerno nei giorni scorsi, non sono stati organizzati corsi formativi, né gli Ordini potrebbero farli, visto che sui contenuti si naviga a vista.
"Nessuno ha mai visto un certificato introduttivo, neanche nell’unico corso fatto – sottolinea Platto –. Da parte dell’Ordine non c’è alcuna contestazione al cuore della riforma, che sicuramente avvantaggia chi è portatore di disabilità. Il problema sono i tempi". Agli Ordini la comunicazione è arrivata il 21 novembre, mentre sui contenuti della formazione che dovrebbe essere erogata ai medici non ci sono indicazioni.
"Il punto – prosegue Platto – è che ci troviamo di fronte ad una modifica sostanziale del certificato, che prevede compiti ed indicazioni a cui il medico non era abituato e che nessuno ha ancora mai visto". Nel frattempo, i patronati non sanno più come comportarsi, i medici attendono indicazioni, ma alle persone il certificato servirà dall’1 gennaio, data perentoria. La federazione dell’ordine dei medici sta preparando un corso, ma non si potrà fare prima degli inizi di gennaio. "Il nostro Ordine si mette a disposizione, anche per incontrare i colleghi. Siamo tutti preoccupati, soprattutto per i pazienti".