GABRIELE MORONI
Cronaca

Risorgimento, ecco gli eroi sconosciuti: 140mila nomi nel database

Brescia, digitalizzate le schede dei 140mila lombardi che parteciparono alle tre guerre d’Indipendenza

Giovani che hanno partecipato al Progetto Torelli

Brescia, 2 gebnnaio 2020 -  Giuseppe Garibaldi . Un nome e scattano quanto meno i ricordi legati al sussidiario delle scuole elementari, "Qui si fa l’Italia o si muore", "Obbedisco" e via inseguendo il filo di memorie remote. Ma la storia del Risorgimento ha visto la presenza di un altro Giuseppe Garibaldi, molto meno famoso del grande nizzardo, anzi famoso per nulla. Era nato a Cremona, figlio di papà Giovanni, e combattè come soldato del 3° Reggimento Volontari (numero di matricola 1116) nella terza e poco gloriosa guerra d’indipendenza del 1866. Alle patrie battaglie che portarono alla faticosa composizione dell’Italia unita diedero il loro contributo altri portatori di tanto nome: Giacomo Garibaldi di Ambrogio, Ferdinando di Francesco, Santo di Francesco, Carlo di Giuseppe. È solo una delle infinite curiosità che possono essere estrapolate dal database del Progetto Torelli. Sono quasi 140mila i nomi raccolti e digitalizzati finora, con luogo di nascita, paternità, Corpo di appartenenza, numero di matricola, campagna di guerra. Nel 2018 erano stati ordinati i nomi dei combattenti delle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova, Sondrio, Padova, Verona, Vicenza, Treviso. Verso la fine del 2019 il Lombardo-Veneto è stato completato con Milano, Como, Pavia, Venezia, Belluno, Udine, Rovigo. Nel 2020 verranno digitalizzati i nomi del Regno di Sardegna.

Entro cinque anni saranno on line tutti i nomi dei 680mila combattenti risorgimentali, dalla prima guerra d’indipendenza, nel 1848, alla breccia di Porta Pia, nel 1870. Si chiama Progetto Torelli, dal nome di Luigi, fondatore della Società Solferino e San Martino. La Società nata sui luoghi delle due battaglie più cruente della guerra contro l’Austria, combattute in contemporanea il 24 giugno del 1859. I nomi dei soldati erano stati trascritti fino al 1893 da pazienti scrivani che avevano riempito i 137 registri, oggi custoditi nell’Archivio del Museo del Risorgimento di Milano, che collabora al Progetto. Per riunirli e digitalizzarli, dedicando a ognuno una scheda in forma di pergamena, la Società Solferino e San Martino ha avuto la collaborazione delle scuole: prima il liceo Girolamo Bagatta di Desenzano del Garda e l’Istituto Gonzaga di Castiglione delle Stiviere, in un secondo tempo le Scuole Paritarie Rogazionisti di Desenzano e l’Istituto SS. Annunziata di Torino. A oggi sono un centinaio gli studenti al lavoro con il conservatore della Società Bruno Borghi, l’archivista Andrea Calebich, Sabina Fadabini, coordinatrice del Progetto per il liceo Bagatta, Anita Prati, coordinatrice per il liceo Gonzaga, l’addetta stampa Elisa Zanola, i volontari Severino Bertini e Filippo Vecchietti.

L’arruolamento non è finito e rimane aperto a tutti, scuole e ragazzi. Partecipano al Progetto i comuni dell’area coinvolta nelle due battaglie: Desenzano, Solferino, Castiglione delle Stiviere, Medole, Ponti sul Mincio, Pozzolengo, Sirmione. Un’immersione nelle schede on line solletica più di una curiosità. Fra i soldati che, mattone dopo mattone, riuscirono a unificare la penisola, affiorano nomi celebri e altri meno conosciuti ma curiosi. Edmondo De Amicis e Arrigo Boito, librettista di Verdi e compositore, erano sul campo nel 1866; l’autore di “Cuore” visse, da ufficiale di fanteria, la giornata infausta di Custoza. Pietro Wuhrer, figlio di Franz Xaver, fondatore della fabbrica bresciana della birra. Giuseppe Guerzoni garibaldino e biografo di Garibaldi. Giuseppe Franchini, direttore dell’Ospedale dei Derelitti di Brescia, che dava accoglienza a orfani, malati e vagabondi, fu impegnato nelle campagne dal 1859 al ‘66. Insomma, per saperne di più sul Risorgimento, basta digitare sul web Progetto Torelli.