FEDERICA PACELLA
Cronaca

Brescia, sacchi d’amianto lungo la strada statale Lenese

Sono 31 quelli abbandonati sulla strada. La Provincia ha già sporto denuncia

Sacchi di amianto

Brescia, 25 settembre 2019 - Un numero non quantificabile di sacchi contenenti amianto abbandonati in fondo ad una scarpata lungo la Lenese. Quelli visibili sono 31, per la maggior parte chiusi in sacchi dalla dicitura inequivocabile: ‘Attenzione contiene amianto’. Uno smaltimento illecito, probabilmente doloso, contro cui la Provincia, proprietaria dell’area, ha già fatto denuncia. «Se qualcuno pensa di aver trovato il modo di smaltire questi rifiuti senza oneri, si sbaglia», spiega il consigliere delegato Antonio Bazzani.

Il caso di Leno non è isolato. Dopo gli eventi meteo di agosto, che si sono abbattuti sulla bassa bresciana scoperchiando case e capannoni, si sono registrati diversi ritrovamenti di materiale edile con amianto. Un caso simile, seppure di consistenza molto più contenuta, si è registrato sulla provinciale VII nel comune di Bagnolo, dove sono stati rinvenuti cinque spezzoni di lastre in cemento contenenti fibre di amianto. Dopo la messa in sicurezza, la Provincia ha già avviato la procedura per la rimozione urgente dei due cumuli, impegnando 48.000 euro.

«Dopo gli eventi di quest’estate - ha spiegato il sindaco di Bagnolo Mella, Cristina Almici – il degrado dei manufatti in amianto è peggiorato. Faremo un avviso pubblico per richiedere ai privati di valutare nuovamente lo stato delle coperture». Sempre in tema di rifiuti, sembra essere arrivato in dirittura d’arrivo il piano di caratterizzazione per la Fontana d’Arrigo a Bagnolo (al confine con Montirone), un’area di 24.000 mq dove fino agli anni ’80 sono stati smaltiti rifiuti di ogni tipo: si stimano 40-50 mila tonnellate tra urbani, scorie di acciaieria, amianto. Entro fine ottobre ci sarà la conferenza dei servizi in cui il comune di Bagnolo presenterà il piano di caratterizzazione (per il quale c’è un contributo regionale di 170.000 euro). «L’obiettivo è riaprire il fontanile – spiega Almici – per questo non basterà la sola messa in sicurezza, ma servirà la bonifica». La spesa potrebbe variare tra i 2 ed i 4 milioni di euro, che il Comune spera di ottenere, almeno in parte, dalla Regione.