Sarezzo, quindicenne pestato e rapinato nel sottopasso: caccia al commando della Provinciale

Per ora è stato identificato uno dei picchiatori, un diciassettenne egiziano noto alle forze dell’ordine. Il legame con episodi simili

L'assalto è andato in scena nel sottopasso

L'assalto è andato in scena nel sottopasso

Sarezzo, 29 agosto 2024 – C’è una baby gang che si aggira per la Val Trompia prendendo di mira coetanei per rapinarli riempiendoli di botte? È la domanda – o, forse, più correttamente, la convinzione – degli inquirenti, a fronte degli episodi che si sono ripetuti nelle ultime settimane.

A Marcheno. A Concesio. A Villa Carcina. E a Sarezzo, dove si è verificato l’ultimo (per ora) episodio. Teatro del pestaggio sarebbe il sottopassaggio pedonale in paese, fra l'oratorio e la strada provinciale, terra di nessuno dove si sono verificati agguati analoghi.

L’attacco

Questa volta, però, il quindicenne vittima dell’assalto, avvenuto nel pomeriggio di martedì, ha resistito all’assalto del gruppo di minorenni, aggrappandosi a una ringhiera e urlando a squarciagola, nel tentativo di attirare l’attenzione di qualche passante.

Poco prima era stato avvicinato e attaccato, con un modus operandi che è ormai diventato una firma: il drappello si fa intorno alla preda, uno dei componenti si stacca e inizia a picchiare, mentre gli altri chiudono ogni via di fuga. Al quindicenne è stata strappata la borsa, alla ricerca vana di contanti. 

L’intervento

Il pestaggio è stato interrotto dall’arrivo degli agenti della polizia locale, richiamati sul luogo del parapiglia dalle urla del giovane preso di mira. I componenti del “nucleo d’assalto" si sono dileguati. In primis il picchiatore, che ha tentato una frettolosa ritirata, cercando di dribblare le auto e i camion lungo la provinciale.

Tutto inutile. È stato acciuffato e portato al comando di Gardone Val Trompia. Si tratta di un diciassettenne egiziano, noto alle forze dell’ordine: nei suoi confronti è scattata la denuncia con l’accusa di rapina aggravata.

Le indagini – di polizia locale e carabinieri – proseguono. Vanno identificati gli altri componenti del commando. E, soprattutto, bisogna accertare se gli altri episodi dello stesso tenore denunciati nelle ultime settimane sono da attribuire a una loro azione.