REDAZIONE BRESCIA

Schiacciato dai pannelli di legno caduti da una gru: morto operaio bresciano

L’incidente sul lavoro è avvenuto a Rovereto in Trentino: l’uomo, 48 anni di Barbariga, era al lavoro in un solaio

L'operaio è morto dopo esser stato travolto da un carico di pannelli. Inutile l'intervento dei soccorsi sanitari (Immagine di archivio)

L'operaio è morto dopo esser stato travolto da un carico di pannelli. Inutile l'intervento dei soccorsi sanitari (Immagine di archivio)

Brescia, 16 luglio 2024 - Ancora morte sul lavoro.  Un operaio bresciano di 48 anni, di origine marocchina e residente a Barbarigaha perso la vita nella tarda mattinata di oggi a Noriglio, frazione del comune di Rovereto, in Trentino.

La dinamica

L'uomo sarebbe stato travolto e schiacciato da un pesante carico di pannelli prefabbricati di legno mentre si trovava al primo piano di un solaio. In quel momento la gru stava scaricando i pannelli che hanno travolto l'operaio che è morto sul colpo.

L'inchiesta

A ricostruire dinamica, cause ed eventuali responsabilità sarà la Polizia di Stato di Rovereto e l'Unita' operativa prevenzione e sicurezza sul lavoro intervenute sul luogo della tragedia.

I sindacati

"Anche oggi siamo di fronte all'ennesima strage sul lavoro. Morire sul lavoro – dicono in una nota congiunta Paolo Capone, Segretario Generale UGL e Maurizio Buonfino, Segretario Regionale UGL Lombardia, è un'ingiustizia intollerabile. Il diritto al lavoro non può essere esercitato a discapito del diritto alla vita, che include la salute, la sicurezza e il benessere psicofisico dei lavoratori. È essenziale, pertanto, che le normative in materia di sicurezza sul lavoro siano rigorosamente applicate. È necessario, altresì, intensificare i controlli nei luoghi di lavoro per assicurare il rispetto delle norme. In presenza di violazioni, le sanzioni devono essere severe. Per prevenire i rischi e arrestare questa strage quotidiana, riteniamo fondamentale promuovere una cultura diffusa della sicurezza attraverso l'educazione scolastica e corsi di formazione. In tal senso, guardiamo con favore alla scelta del Governo di immettere nuovi ispettori, figura fondamentale per controlli capillari e rigorosi. Il lavoro deve essere un diritto, non una causa di morte".