Schiacciato fra due muletti. Operaio gravissimo

Quarantenne di Montichiari in prognosi riservata dopo lo scontro . Un altro incidente sul lavoro nel Bresciano che ha il record di infortuni.

Schiacciato fra due muletti. Operaio gravissimo

Quarantenne di Montichiari in prognosi riservata dopo lo scontro . Un altro incidente sul lavoro nel Bresciano che ha il record di infortuni.

Schiacciato tra due muletti. Vivo per miracolo, ma in ogni caso seriamente ferito. Non c’è pace nelle aziende bresciane, dove stando agli ultimi aggiornamenti dell’Istat si registrano in media due incidenti sul lavoro ogni ora. Ieri mattina l’ennesimo infortunio si è verificato poco prima delle otto e mezza alla Comazoo di Montichiari, cooperativa del comparto agricolo e zootecnico, e ha coinvolto un quarantatreenne del paese. L’operaio stando alla prima, sommaria ricostruzione dei carabinieri e dei tecnici di Ats, per ragioni in corso di accertamento è rimasto schiacciato tra due mezzi nella ditta di via Santellone, evidentemente in movimento senza essersi accorti della sua presenza. I primi a prestare soccorso sono stati i colleghi. Subito dopo i sanitari arrivati in automedica e ambulanza, che hanno accompagnato l’operaio in codice rosso all’ospedale Civile. L’uomo è in prognosi riservata, ma non sembrerebbe in immediato pericolo di vita. Solo martedì scorso un 36enne era rimasto ferito da uno sbuffo di acido solforico mentre lavorava nell’azienda Colmotrec di Rudiano, ustionandosi il volto, il busto e le mani. Brescia, rendono conto le statistiche, è la provincia nella quale risulta più rischioso lavorare subito dopo Milano. E i lavoratori continuano a farsi molto male, se non a perdere la vita. I dati sono sempre in crescita. Nel 2023 le denunce di infortunio erano state 15.280 , il 2,6% del totale (a livello nazionale 2,3%). I morti sono stati 38, quattro in più dell’anno precedente. Il dato inquieta ancora di più se si considera il tasso di incidenza degli infortuni per ogni milione di occupati. Se in Lombardia in generale si attesta su una media di 30, 1, (in Italia 34,6), la provincia bresciana svetta con 55,3. Un numero che si traduce in tre morti al mese, 42 feriti al giorno e in defintiva, appunto, due infortuni all’ora tutti i giorni. La situazione inoltre nel 2024 non accenna a migliorare, anzi. Nei primi sei mesi il numero più elevato di decessi si è registrato proprio nel Bresciano con venti morti -16 nel medesimo periodo del 2023 - pari al 23 per cento del totale regionale Se da gennaio a luglio nel capoluogo le denunce sono state 19.053, a Brescia ottomila e rotti, il 14 per cento del totale.

Beatrice Raspa