FEDERICA PACELLA
Cronaca

Scuola, i sindaci attaccano Azzolina

Lettera al vetriolo dall’associazione dei Comuni che chiedono chiarezza e assunzione di responsabilità.

di Federica Pacella

Comuni sul piede di guerra a fronte del caos scuola: l’associazione dei Comuni bresciani scrive al ministro Lucia Azzolina, chiedendo meno confusione e più responsabilità. "Stiamo purtroppo assistendo e sperimentando un’insostenibile situazione di estrema confusione – si legge nella lettera firmata dal presidente Gabriele Zanni – dettata dall’assenza di indicazioni uniformi e univoche, alimentata da dichiarazioni, anticipazioni, relazioni e bozze di provvedimenti legislativi, che sono stati repentinamente superati o smentiti da successivi testi di tenore opposto".

La situazione sul territorio è drammatica, con i sindaci che si trovano a negoziare con i presidi, arrivando a soluzioni differenti tra Comuni limitrofi. Molti sono preoccupati di poter essere chiamati a rispondere sotto il profilo contabile-erariale per l’attivazione di servizi sostitutivi o integrativi di quelli sino erogati normalmente dallo Stato.

La maggiore preoccupazione è l’ipotesi (molto accreditata in assenza di personale) di limitare le scuole dell’infanzia alla fascia 9-13, senza mensa, con buona pace della possibilità di conciliare i tempi lavoro-famiglia per i genitori. "Molte famiglie stanno, infatti, optando per la non iscrizione dei loro figli alle scuole per l’infanzia". Acb spiega che non possono essere ancora una volta i Comuni ad intervenire per porre rimedio alle carenze di organico "attivando servizi pomeridiani di ‘parcheggio’ degli alunni". I fondi statali per ambienti, attrezzature e arredi scolastici, poi, non sono sufficienti a soddisfare le richieste delle scuole. "Né le prospettate forniture del Ministero paiono, per la tempistica di consegna tuttora incerta, idonee a garantire una ripartenza compatibile con le date d’inizio delle scuole".

Non da ultimo, l’importante capitolo del trasporto scolastico che "che in assenza di precise e non mutevoli indicazioni, sta ponendo molti Comuni, soprattutto quelli piccoli eo di montagna, in seria difficoltà nel programmare o nel rimodulare il servizio".

Quindi l’appello al Ministero perché fornisca "senza ulteriori ritardi e con assunzione piena delle responsabilità che gli sono proprie, risposte certe e coerenti" senza imporre agli Enti locali di supplire alle carenze.