REDAZIONE BRESCIA

Sebino basso e invaso dalle alghe. Se ne rimuovono 30 quintali al giorno

Le precipitazioni di ieri poco hanno fatto: livello di 10 centimetri sotto la media

Ancora numerosi i turisti sulle spiagge dell’Iseo Nell’area del basso Sebino i maggiori problemi legati alla presenza delle alghe

Ancora numerosi i turisti sulle spiagge dell’Iseo Nell’area del basso Sebino i maggiori problemi legati alla presenza delle alghe

Il Sebino è sempre più basso, anche se le piogge degli ultimi giorni hanno concesso qualche momento di ristoro, fermando almeno momentaneamente la calata a picco del livello delle acque, che ieri alle 17 erano a + 12 centimetri sopra lo zero idrometrico, contro la media storica, nello stesso giorno e alla stessa ora di 22,9 centimetri e ben quattro centimetri meno rispetto allo scorso anno alla stessa ora. In soli sette giorni è calato di 12 centimetri.

Storicamente il livello più basso è stato raggiunto nel 1949, quando a causa di una forte siccità si arrivò a –40,9 centimetri, mentre il più alto è stato segnato nel 1976, quando fu raggiunto il + 93,9 grazie alle abbondanti piogge. Alle 17 di ieri l’afflusso al lago, dopo le piogge cadute in mattinata e nei giorni precedenti, era di 44,2 centimetri cubi e il deflusso di 56,3 metri cubi con un riempimento del 30% e un volume dell’invaso del 25,6%. Da tempo in questo periodo il lago non era così basso con le spiagge sempre più scoperte e grandi e con la presenza ancora di moltissimi turisti, anche nei giorni settimanali, complici anche le temperature ancora particolarmente elevate.

Ieri, a Sulzano, dopo un’abbondante pioggia, difatti, si è arrivati a 30% con un elevato tasso di umidità: abbastanza per invogliare tanti a andare a prendere il sole e a fare il bagno nel lago, sempre più gradito da turisti italiani e stranieri. Intanto stanno funzionando a pieno regime i canali di irrigazione, che riforniscono di acqua i campi e vigneti della Franciacorta e le immense aree agricole della bassa bresciana, sempre più assetate. Non solo: stanno funzionando a pieno regime pure le centrali idroelettriche e le varie centraline sparse lungo l’asta dell’Oglio e sui corsi d’acqua realizzati a questo fine dall’uomo, come per esempio il canale Rame di Capriolo che attiva la centrale elettrica della Niggeler & Kupfer. A creare qualche problema, come spesso accade nei periodi di grande calura, sul Sebino sono le alghe. In questo periodo stanno proliferando. Ne vengono raccolti circa 30 quintali al giorno, specie nell’area del basso Sebino: tra Clusane e Sarnico, dove la vegetazione prolifera, spesso rimanendo all’asciutto e marcendo, con la creazione di odori spiacevoli. Gli addetti al recupero sono quelli dell’Autorità di Bacino con sede a Sarnico.

Milla Prandelli