REDAZIONE BRESCIA

Sesso con minorenni, il giorno degli interrogatori

Oggi i primi indagati. mercoledì sarà il turno del presentatore televisivo Corrado Fumagalli

Un uomo osserva immagini di bambini al computer (foto archivio)

Brescia, 15 febbraio 2016 - È il giorno degli interrogatori di garanzia. Stamattina, la Procura di Brescia ascolterà i primi indagati. Mercoledì, invece, potrebbe essere il giorno del ritorno in Italia di Corrado Fumagalli, conduttore televisivo e fondatore di «Sexy Bar» in onda su alcune emittenti locali. C’è anche il suo nome insieme a quello di un prete, un vigile e un allenatore di calcio tra le dodici persone coinvolte (undici arrestati ai domiciliari) nella maxi inchiesta sulla prostituzione minorile. L’ordinanza è stata firmata dal gip Alessandra Sabatucci. I ragazzi pensavano di accumulare «soldi facili» con i gay.

GLI ACCUSATI - «Con il minorenne che mi accusa ho avuto solo uno scambio di sms via WhatsApp ma non ho mai avuto rapporti sessuali con lui». Lo ha detto davanti al Gip Alessandra Sabatucci, Claudio Tonoli, il 56enne malato di Hiv arrestato nell'ambito dell'inchiesta della procura di Brescia sulla prostituzione minorile. L'uomo era già stato arrestato qualche settimana fa dalla polizia locale di Montichiari perché sieropositivo e consapevole di esserlo, secondo l'accusa, consumava rapporti sessuali non protetti. «Il mio assistito ha collaborato rispondendo alle domande del Gip». Lo ha detto l'avvocato Roberto Bruni, legale di don Diego Rota, il sacerdote bergamasco accusato di aver avuto prestazioni sessuali con minori. «Don Diego ha grande angoscia per tutta questa vicenda» ha aggiunto il legale del sacerdote.

IL CONTESTO - L’indagine inizia a Seriate. È estate. Durante le vacanze scolastiche, un giovanissimo racconta agli inquirenti di aver conosciuto nuovi amici. Coetanei che gli avevano rivelato un sito internet che organizzava appuntamenti. Il piano era fissare incontri promettendo prestazioni omosessuali in cambio di pagamenti anticipati. I luoghi dell’orrore erano supermercati, parchi e il retro del teatro Gavazzeni di Seriate. Ma anche il cimitero di Bergamo o auto. Gli adescatori erano tutti adulti. In cambio di prestazioni regalavano, ad esempio, giri di giostra alla fiera di Celadina. Nell’ordinanza compaiono nomi in codice. Alcuni di uso comune - un ragazzo racconta di essersi prostituito «con un certo Marco, successivamente identificato in Rota Diego», parroco di Solza sospeso dalla Curia. Altri, invece, preferivano presentarsi sul sito internet o via telefono con nomi di località come «Città Alta».