
Slava, il rapper di origini ucraine bresciano d'adozione
Brescia, 28 novembre 2017 – Purosangue dell’Est, bresciano d’adozione, giovane talento del rap italiano. È l’identikit di Vyacheslav Yermak, in arte Slava. Classe 1994, l’artista è riuscito a ritagliarsi un varco fra il terreno sdrucciolevole della scena, riuscendo a conciliare il duro lavoro in fabbrica con la passione per la musica. Dopo il successo di "The Flow is Slava", il singolo pubblicato a luglio, il giovane artista nato a Charkiv (Ucraina), è tornato con il singolo "Soviet Squat", prodotto dai Finest Music.
Il video del brano è diretto da Gianluca Bonici e Flavio Mocka di Another Production ed ha un sapore cupo, epico, perfettamente in linea con le rime aspre di Slava. “Siamo fieri della nostra terra: di quella che ci ha partorito e di quella che ci ha accolto”, canta Slava lasciando trapelare un raro senso di orgoglio. Figlio del buio periodo post crollo dell'Unione Sovietica, Slave cresce in condizioni piuttosto misere, senza un padre, in una famiglia composta da sole donne. All'età di 11 anni migra in Italia nella speranza di un futuro migliore. A Brescia trovano una sistemazione e ricominciano una nuova vita guardando al futuro.
Il suo primo approccio con la scrittura inizia tra i banchi del Liceo Scientifico, a 16 anni. Da qui in avanti scrivere, registrare e pubblicare brani diventa per lui una sorta di missione. Ma, le prime vere soddisfazioni, arrivano solo nel 2016 con il progetto di "Alti e Bassi Mixtape Vol. 3". Tracce del progetto come "Pota F**a Alura Enculet", “Quartieri del Sonno", "FreESTyle #1" e "Soliloquio", aiutano Slava a farsi sempre più spazio nella scena rap italiana, espandendosi anche fuori dalla realtà locale della provincia Bresciana.