MARTA MIRCALLA PRANDELLI
Cronaca

Soccorso alpino di Brescia. Eletti i nuovi vertici guardando ai giovani

Al comando Luca Ruggeri, imprenditore di Sonico in alta Valle Camonica "I ragazzi sono il nostro futuro. Li invito a conoscere il nostro sodalizio" .

Luca Ruggeri in passato a capo della stazione di Edolo per tre mandati Ha deciso di mettersi in gioco

Luca Ruggeri in passato a capo della stazione di Edolo per tre mandati Ha deciso di mettersi in gioco

Nuovo coordinatore per la V Delegazione bresciana del Soccorso alpino e speleologico di Brescia. Si tratta di Luca Ruggeri, imprenditore di Sonico in alta Valle Camonica, in passato a capo della stazione di Edolo per tre mandati.

Ruggeri è stato eletto all’unanimità da tutte le delegazioni bresciane e dai loro coordinatori: Paolo Coatti, per Ponte di Legno, Massimiliano Berneri per Temù, Luca Branchi per Edolo, Ivo Poli per la stazione di Media Valle, Gianluca Dovina per la Bassa Valle, Alessio Avallone per la Valtrompia e Ludovico Musesti per la Valsabbia. Ruggeri fino a qualche settimana fa ha prestato la sua opera alla centrale 118 di Soreu Alpina a Bergamo impiegato nella localizzazione in ambiente montano e impervio e nella gestione degli elicotteri. "Sono nel Soccorso alpino dal 1997 grazie alla mia passione per l’alpinismo – spiega - Avevo voglia di mettermi in gioco a disposizione di chi ama la montagna".

I suoi obiettivi sono in continuità con quelli del predecessore Tino Mazzucchelli a capo della Delegazione 12 anni. "Mazzucchelli è un esempio di dedizione, capace di svolgere il lavoro in modo assolutamente impeccabile - sottolinea -. Proseguirò il suo cammino con gli stessi obiettivi: prevenzione degli incidenti, interventi puntuali, addestramento continuo, arruolamento di nuovi aspiranti tecnici e collaborazione con le diverse realtà del soccorso. Ho fiducia nei giovani, che sono il nostro futuro e per questo li invito a conoscere meglio il Soccorso alpino".

Ruggeri fa il punto sulla sicurezza, anche tenendo conto degli ultimi episodi in montagna, non ultimo quello dei due dispersi in Adamello, nella vicina provincia di Trento, sul confine con Brescia. "Un suggerimento importante è quello di aver sempre i dispositivi di comunicazione carichi - sottolinea – tenendoli anche al caldo, perché al freddo i telefonini si scaricano. Meglio avere una ricarica aggiuntiva. Inoltre, specie se si pernotta nei bivacchi, ma anche per escursioni in giornata, sempre informare più persone del proprio itinerario e dei tempi di rientro previsti. È inoltre indispensabile avere sonda, pala e Artva e saperli usare e mai fidarsi degli accumuli di neve. Meglio inoltre rivolgersi a esperti come guide alpine, sapere quando rientrare, tanto la montagna resta dove è e ci si può tornare. Da usare, inoltre, sono i ramponi con gli idonei scarponi, non catenelle".

Milla Prandelli