BEATRICE RASPA
Cronaca

Brescia, la piccola Sofia uccisa da un Suv nel parcheggio dell’asilo. La difesa della guidatrice: “Nonna e nipotina non dovevano trovarsi lì”

Chiesto il rinvio a giudizio per l’anziana accusata di omicidio stradale dopo l'investimento davanti al Little England costato la vita alla bimba di 2 anni. Udienza preliminare il 16 aprile

I mazzi di fiori fuori dall'asilo Little England per ricordare la piccola Sofia

I mazzi di fiori fuori dall'asilo Little England per ricordare la piccola Sofia

Brescia – Un pomeriggio della scorsa estate, facendo manovra in auto nel posteggio dell’asilo Little England di Brescia, aveva travolto e ucciso la piccola Sofia Archetti, nemmeno due anni. La procura ha chiesto il rinvio a giudizio per la 76enne che era al volante di quel Suv e ora l’anziana sarà chiamata a difendersi dall’accusa di omicidio stradale di fronte al gup, Cesare Bonamartini, il 16 aprile prossimo, quando comparirà per l’udienza preliminare.

La vicenda di Sofia, primogenita di una coppia di casa a Cellatica, aveva sconvolto tutta la comunità, anche quella scolastica. Era il 3 giugno scorso, circa le 16. A quell’ora il parcheggio della scuola privata bilingue di via Caduti del lavoro pullulava come d’abitudine di bimbi che avevano terminato la giornata all’asilo oppure le lezioni alla scuola primaria. Il dramma è avvenuto in una manciata di secondi, giusto il tempo che due nonne - una a piedi, l’altra in auto - ritirassero i rispettivi nipoti. Nonna Dina, 80 anni, teneva per mano Sofia, due anni il 14 giugno seguente, e attraversava il parcheggio mentre l’altra nonna, la 76enne appunto, ritirato il nipote dalla prima elementare, usciva con la sua Mercedes GLC 220 in retromarcia da uno stallo. Inizialmente si era pensato che l’investimento fosse avvenuto in retro. Invece no, la visione delle telecamere di sicurezza ha mostrato una dinamica inattesa: il Suv ha travolto le due in fase di ripartenza, procedendo in avanti a bassa velocità, mentre faceva una curva. L’auto ha colpito di striscio la nonna, mentre ha centrato in pieno la bambina, finita sotto le ruote e per la quale non c’è stato scampo.

Sofia Archetti è deceduta appena arrivata in ospedale. Una tragedia inaudita, che ha devastato la famiglia della piccola e lasciato un segno pesante anche nella conducente della Mercedes, sotto shock. Le indagini, di cui era titolare il pm Donato Greco, hanno fatto velocemente luce sull’incidente. La 76enne è risultata negativa all’alcol test e alle prove per gli stupefacenti. La sua auto non aveva nessun guasto meccanico. Il dramma è stato frutto di una coincidenza terribile: l’imputata, di statura peraltro contenuta, non avrebbe visto dall’alto del suo “bestione” a quattro ruote la nonna e la bambina, che procedendo a piedi si sarebbero infilate in una sorta di zona cieca, priva di visuale per la conducente del mezzo. Ed è stata la fine. Stando alla difesa le due camminavano in un punto del parcheggio in cui non avrebbero dovuto trovarsi, tanto che dopo la scorsa estate l’istituto ha provveduto a installare dei panettoni in cemento per impedire il transito a pedoni e macchine. Una circostanza che si chiarirà in occasione di un eventuale processo. I difensori il prossimo 16 aprile intendono chiedere il rito abbreviato condizionato a una perizia sullo stato di salute della loro assistita.