L’auspicio è che non ci debba esser più necessità di premiare le studentesse che si occupano di materie scientifiche, ma nel frattempo ogni iniziativa per avvicinare le giovani alle materie Stem ha il suo peso. In questo solco rientra il premio assegnato a quattro giovani laureate dell’Università di Brescia dalla Camera di commercio, su iniziativa del Comitato per l’imprenditorialità femminile (Cif). Con i due bandi, sono state premiate tesi di laurea in materie scientifiche e tecnologiche, con un occhio alla sostenibilità ambientale, alla transizione ecologica e all’economia circolare. Otto le vincitrici, quattro per bando.
Prima classificata è stata Alessia Torri, per la tesi sull’applicazione del naso elettronico alla diagnosi di tomato spotted wilt virus e tobacco mosaic virus in piante di pomodoro. Al secondo posto Chiara Tognazzi con una tesi sul recupero del fosforo da campioni di ceneri di biomassa incenerita. Al terzo Natalie Caramatti, con un lavoro sulla disinfezione degli effluenti depurati e determinazione del cloro residuo. Quarto per Chiara Zimelli, con una tesi sulle strategie competitive nel settore lattiero-caseario e il caso della Centrale del latte di Brescia. Per le tesi in materie scientifiche o tecnologiche con permanenza in università o istituzioni estere, prima classificata è Celeste Maffezzoni con la tesi Valutare il sostegno pubblico e assegnare le priorità per una Meat Tax (tassa sulla carne). Seguono Martina Greta Caffi (Valutazione del bilancio climatico idrologico e del deficit irriguo e strategie di gestione dell’acqua in un ambiente semiarido mediterraneo); Seemab Mujahid (studio degli effetti dei cambiamenti climatici sui sistemi di fornitura di acqua potabile); Abir Lachhab (il problema dell’assegnazione degli ormeggi: un modello a due obiettivi che considera i tempi di servizio e le emissioni nel porto di Felixstowe). F.P.