MILLA PRANDELLI
Cronaca

Sorpresa dalle fototrappole. Nel Parco dello Stelvio i branchi di lupi sono tre

La presenza è certificata dal materiale raccolto nei 600 chilometri quadrati. Immortalato per la prima volta un gruppo di sette esemplari in cammino.

I lupi che fanno parte del branco sono almeno sette in Alta Valle Camonica eccezionalmente fotografati tutti insieme da una delle foto trappole che sono state posizionate nella zona del passo del Tonale

I lupi che fanno parte del branco sono almeno sette in Alta Valle Camonica eccezionalmente fotografati tutti insieme da una delle foto trappole che sono state posizionate nella zona del passo del Tonale

Nel Parco Nazionale dello Stelvio Lombardia vivono tre branchi di lupi. A quello del Tonale, presente dal 2019 e a quello della Valgrande – Mortirolo, che si muove tra alta Valcamonica e Valtellina, si aggiunge il branco di Sondalo-Valfurva, la cui presenza è stata certificata il 28 gennaio dopo che gli esperti dell’ente diretto dal bresciano Franco Claretti hanno consultato il materiale raccolto dalle foto trappole fino al 25 gennaio 2025.

I sistemi di ripresa sono collocati nei 600 chilometri quadrati dove vivono i lupi e dove da tempo si segnalava la presenza di quattro esemplari nell’area valtellinese a confine con la Svizzera. Non si esclude che almeno due di loro arrivino dal branco del Fuorn, di cui molti esemplari sono stati uccisi dai cacciatori (la legge lo consente in Svizzera).

I lupi che fanno parte del branco sono almeno sette in Alta Valle Camonica, eccezionalmente fotografati tutti insieme da una delle foto trappole che si trovano nella zona del passo del Tonale, almeno nove in Valgrande e Mortirolo e quattro in Valtellina. Oltre ai tre branchi vi sono esemplari che vivono soli. A consentire di riconoscerne il numero e gli esemplari, oltre che le riprese fotografiche ottenute tramite strumentazioni automatiche, sono le continue analisi e i campioni raccolti nel parco, oltre ai segni della presenza come le impronte. Il Dna, in particolare, consente di stabilire l’età e il grado di parentela degli esemplari.

"L’attività di monitoraggio del lupo nel Parco Nazionale dello Stelvio risulta prioritaria per conoscere la distribuzione della specie sul nostro territorio e sta altresì avvalorando tante informazioni scientifiche – spiega il direttore Franco Claretti - La nostra trasparenza nel fornire informazioni corrette e certificate risulta centrale per supportate la coesistenza fra uomo e natura, unico percorso possibile in questo territorio tanto antropizzato". Nel Bresciano e in Valtellina i lupi sono presenti anche nel parco dell’Adamello Brenta, condiviso con il Trentino Alto Adige e nel parco delle Orobie. Il lupo è tornato sulle Alpi bresciane e Valtellinesi da pochi anni, risalendo l’Italia. Non si sono mai segnalate aggressioni alle persone, ma ve ne sono state agli animali da affezione, oltre che a quelli selvatici, che sono la loro naturale preda.