MILLA PRANDELLI
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Cronaca

Sos baby gang e bullismo: il contributo bresciano alla nuova legge

Ha regia bresciana la nuova legge sulle Baby Gang approvata ieri mattina dal Consiglio regionale della Lombardia, mirata a contenere...

Il fenomeno delle baby-gang interessa tutte le realtà lombarde Il 25 marzo a Brescia scattarono sette arresti

Il fenomeno delle baby-gang interessa tutte le realtà lombarde Il 25 marzo a Brescia scattarono sette arresti

Ha regia bresciana la nuova legge sulle Baby Gang approvata ieri mattina dal Consiglio regionale della Lombardia, mirata a contenere un fenomeno che è sempre più evidente e preoccupante, anche nel territorio regionale. È la prima in Italia. A presentarla è stato il consigliere regionale Floriano Massardi, mentre il primo firmatario è Alessandro Corbetta. Quella approvata ieri è una importante modifica alla legge regionale del 2017, che prevedeva campo di azione nei confronti del bullismo e del cyberbullismo e che ora diventa molto più ampia, con più possibilità intervento e, soprattutto, di prevenzione. Prevede un fondo da 450mila euro messo in campo per contrastare l’emergenza delle baby gang e dei gruppi giovanili dediti ad attività illegali. La Regione, con la modifica e con la cifra stanziata, vuole porre l’attenzione sul fenomeno della criminalità minorile. Il pacchetto di interventi prevede misure specifiche per arginare il degrado, con progetti sociali e azioni mirate di controllo del territorio. L’obiettivo è duplice: recuperare i minori a rischio e, al tempo stesso, garantire maggiore sicurezza nelle aree più problematiche. La modifica alla legge del 2017 arriva dopo numerosi fatti di cronaca con protagoniste le città lombarde, tra cui il più eclatante e recente riguarda Brescia, dove ìl 25 marzo scorso sette giovani sono stati arrestati e sei condotti in carcere perché parte di una gang giovanile. Gli approfondimenti hanno permesso di ricostruire diverse aggressioni commesse da giovani italiani e stranieri, componenti di bande e baby gang attive in città e non solo. "Con l’approvazione del nostro progetto di legge, la Regione Lombardia si impegna – sottolinea Floriano Massardi– a prevenire questo fenomeno, potenziare i lavori socialmente utili e dare più sostegno alle vittime". "La legge inoltre – aggiunge Corbetta – intende finanziare iniziative per trasformare il disagio in azioni positive". Mi.Pr.