Per fare un bilancio e qualche ipotesi sulla stagione irrigua bisogna attendere i primi di marzo, ma certo è che, dopo lo scotto della grande siccità del 2022, l’assenza di neve è guardata con timore anche dal settore agricolo. "I consorzi sono al lavoro per consolidare e rafforzare la manutenzione ordinaria – fa il punto Diego Balduzzi (nella foto), agronomo di Anbi Lombardia –. Molti hanno anche in progetto interventi di carattere straordinario. A Brescia, ad esempio, sono stati appaltati i lavori per rifare l’impianto di irrigazione a pioggia più esteso, nella zona della Franciacorta, che usa l’acqua dell’Oglio per più di 1.000 ettari". Dopo un autunno senza precedenti in Italia, l’incognita sarà l’effetto di El Niño sull’inverno, anche se le previsioni per ora parlano di livelli normali di precipitazioni, con assaggi di primavera già nella seconda metà di febbraio. Nell’assemblea di fine anno dell’Anbi Lombardia, la Regione ha confermato l’impegno a mantenere il tavolo permanente sugli usi irrighi e a definire le priorità per i finanziamenti regionali da destinare agli interventi di sicurezza idraulica. Va più a rilento il finanziamento nazionale delle opere strategiche presentate nell’ambito del Piano nazionale di interventi infrastrutturali per la sicurezza nel settore idrico. "L’acqua non è solo un ‘problema agricolo’, ma investe l’intera comunità nazionale anche sugli aspetti ambientali, energetici, turistici, ecosistemici. Per questo – ha commentato Francesco Vincenzi, presidente nazionale di Anbi nel corso dell’iniziativa di Anbi Lombardia ‘Bergamo e Brescia, capitali d’acqua’ – bisogna mettere in campo progettazione e investimenti infrastrutturalii".
F.P.