Brescia – Le autorità svizzere hanno negato il trasferimento coattivo in aula di Marco Toffaloni, imputato davanti al tribunale dei minori di Brescia per la strage di Piazza della Loggia.
Toffaloni, oggi 67enne, è cittadino svizzero da anni con il nome di Marco Maria Muller e per le autorità elvetiche il reato di strage è prescritto. Per l'Italia invece pur a distanza di 50 anni dal 28 maggio 1974, l'allora minorenne Toffaloni - aveva 16 anni - può essere processato. In aula oggi non si è presentato neanche il fratello dell'imputato, Paolo, che risulta irreperibile. Processo rinviato al 14 novembre per gli ultimi testimoni della difesa.
"Rispettiamo la legge e se le procedure sono queste va bene, ma sul piano morale Toffaloni doveva presentarsi in aula indipendentemente dalla sua colpevolezza o innocenza", ha commentato Manlio Milani, presidente dell'associazione vittime della strage di Piazza Loggia.
Marco Toffaloni è ritenuto dall’accusa l’esecutore materiale della strage bresciana assieme a Roberto Zorzi. Entrambi sono veronesi ed ex appartenenti alla formazione eversiva di estrema destra Ordine Nuovo.