
Non è il primo caso dell'acquisto in rete del "kit per il suicidio"
Brescia, 24 ottobre 2023 – Chiede al padre di comprargli sul web una sostanza tossica con la scusa di dover fare un esperimento in classe durante l’ora di Scienze. Poi si suicida ingerendola. Un sedicenne residente in un centro dell’ovest bresciano nelle scorse ore è morto così, avvelenato dal nitrito di sodio, un composto che in minime quantità è utilizzato come conservante alimentare ma in dosi massicce è letale. Studente in una scuola superiore a indirizzo meccanico, il giovanissimo domenica pomeriggio è stato trovato agonizzante nel suo appartamento dal nonno, intervenuto su indicazione della madre alla quale lui stesso aveva inviato un messaggio whatsapp per annunciare che aveva deciso di farla finita.

Portato all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, il sedicenne è deceduto nel giro di poche ore. Il dramma è finito sotto la lente dei carabinieri, che stanno ricostruendo le circostanze in cui è maturato. Stando ai primi accertamenti lo studente, nessun problema particolare a scuola, né con gli amici, ma sofferente forse per un contesto familiare poco stabile, ultimamente si era chiuso in se stesso ed era cupo.
Poco tempo fa aveva chiesto l’aiuto del genitore per procurarsi in rete il nitrito di sodio, acquistabile online solo con partita Iva, raccontando una bugia. E il padre, ovviamente mai immaginando come il figlio avrebbe utilizzato quella sostanza, aveva provveduto a comprarla. .