REDAZIONE BRESCIA

Svastiche in piazza Loggia. Indaga la Digos

Il centro storico di Brescia sfregiato da decine di svastiche nere, pasticciate su muri e monumenti. Risveglio amaro ieri per...

Il centro storico di Brescia sfregiato da decine di svastiche nere, pasticciate su muri e monumenti. Risveglio amaro ieri per...

Il centro storico di Brescia sfregiato da decine di svastiche nere, pasticciate su muri e monumenti. Risveglio amaro ieri per...

Il centro storico di Brescia sfregiato da decine di svastiche nere, pasticciate su muri e monumenti. Risveglio amaro ieri per chi ha a cuore i valori della democrazia. Cinque giorni dopo la manifestazione di estrema destra - che ha innescato una contromanifestazione antifascista programmata per domani - è andato in scena lo scempio portato fino al cuore del luogo simbolo della città, piazza Loggia. Sul basamento della statua della Bella Italia, a due passi dal punto in cui il 28 maggio 1974 esplose la bomba facendo strage di otto persone, è comparso il “logo“ del nazismo redivivo, che poi è stato replicato a ripetizione sui muri dei palazzi di via Trieste e corso Magenta. Ignoti armati di bomboletta di vernice nera hanno spruzzato decine di svastiche disseminandole pure su una fontana e sul retro del liceo Veronica Gambara. Mentre la Digos e la questura analizzano le telecamere per risalire agli autori dei gesto - per ora senza rivendicazioni - non sono mancate le reazioni politiche: "Si tratta di un palese affronto all’anima democratica e inclusiva della nostra città – ha dichiarato il sindaco Laura Castelletti –. Non ci faremo condizionare da chi con azioni becere pensa di intimidire le istituzioni e i cittadini seminando paura e odio. Questi estremisti non troveranno terreno fertile nella nostra città". Il deputato del Pd Antonio Girelli ha chiesto ai partiti di centrodestra di "prendere le distanze senza ambiguità da tali segnali e simboli". I consiglieri di centrodestra in Loggia hanno a loro volta stigmatizzato quello che appare come "un grave e intollerabile episodio e non può essere minimizzato, ma va condannato senza se e senza ma. Questo gesto offende la nostra comunità, la memoria storica della nostra città, i tanti deportati e le vittime". B.Ras.