Brescia, 24 dicembre 2024 – Quando, una settimana fa, Brescia si è svegliata con diverse svastiche disegnate in vari punti del centro, è stato impossibile non ricollegare quei simboli al corteo di estrema destra che aveva sfilato tra le polemiche sette giorni prima. Ma ora, dopo le indagini della Digos della questura, le realtà sembra essere più banale ma non meno inquietante: gli autori degli sfregi non sarebbero legati al mondo di estrema destra, appunto. Sarebbero invece due giovani di 26 e 24 anni – uno dei quali di origini pakistane – che hanno ammesso il fatto e si sono dichiarati estranei a movimenti politici.
Hanno detto di essere stati ubriachi quando hanno deciso di disegnare le svastiche sui muri del centro città di Brescia. Sono accusati di imbrattamento, aggravato in quanto commesso su beni pubblici e beni culturali e perché connotato dalle finalità di discriminazione razziale e per avere diffuso idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale.
Intanto, in città, il clima resta rovente. Questa volta c’entra un aperitivo organizzato per il 28 dicembre in piazza Vittoria da sigle di estrema destra, le stesse che una settimana fa avevano organizzato il corteo. "Il corteo di neofascisti che ha veicolato messaggi di odio per le vie di Brescia non ha fortunatamente raccolto i proseliti auspicati dagli organizzatori. Resta comunque grave, in una città medaglia d'argento alla Resistenza, che ancora ha impressa la ferita della strage neofascista di piazza Loggia" le parole del sindaco di Brescia. Ora il nuovo ritrovo di estrema destra. "Andiamo con il sorriso a far festa in quelle zone dove gli italiani soccombono sostituiti dagli allogeni che piacciono tanto a kompagni e padronato" l'annuncio degli organizzatori che per il giorno prima sono stati convocati in questura per una valutazione della manifestazione.