
. irgilio Patarini gestisce il parco di Luine con Zamenhof Art
DARFO BOARIO (Brescia)
Incisioni rupestri, insediamenti abitativi, corredi funebri. In Valle Camonica, terra di reperti, si trovano anche luoghi di forte valore simbolico, come il tempietto nel parco di Luine, ritenuto una sorta di Stonehenge bresciana. "È proprio così – spiega Virgilio Patarini che con Zamenhof Art gestisce il parco di Luine di Darfo Boario Terme, che vanta le più antiche incisioni rupestri camuni –. Ad esempio nel nostro territorio, non distante da Luine, abbiamo i resti di una capanna preistorica risalente a periodo paleolitico, datati al radiocarbonio a circa 13mila anni fa. Gli scavi sono stati effettuati a Cividate Camuno. Non solo: nello stesso parco di Luine c’è un’incisione che quindici anni fa Fabio Martini ha retrodatato alla fine del paleolitico. Non è un caso che i ritrovamenti più antichi siano nella zona tra Cividate Camuno e Luine, che probabilmente erano collegati da percorsi specifici. Questo consente di stabilire la presenza nella medio e bassa Valle Camonica di cacciatori nomadi sin da 13-14mila anni fa".
A poca distanza da Cividate Camuno e dai resti della capanna, l’archeologo Ausilio Priuli, anni fa, a Mezzarro di Breno, ha rinvenuto una roccia che rappresentava due uri, ovvero dei tori preistorici, ora scomparsa. Prima della sparizione lo studioso ha fatto in tempo a fotografare e fare un calco della grossa pietra, forse asportata, della fine del paleolitico. "Di certo a Luine abbiamo due aree con incisioni antichissime, della fine del paleolitico: un’area con l’incisione di un cervo o un cavallo, che è rappresentato sulla roccia 34, rivolta verso sud e a strapiombo sul fiume Dezzo. Ancora, in un’altra zona abbiamo un’altra serie di grandi animali sulla roccia numero sei: dall’altra parte della collina, rivolta a nord e a strapiombo sul fiume Oglio. La posizione è importante perché c’è un contatto visivo con la zona dove è stata trovata la capanna paleolitica".
Milla Prandelli