Oltre 13 milioni di euro di investimenti per rafforzare la strategia di transizione ecologica ed energetica per la business unit degli acciai speciali. A realizzarli, Acciaierie di Calvisano, società che assieme alla lecchese Caleotto costituisce la business unit degli acciai speciali di Feralpi Group. Nonostante un quadro congiunturale di mercato – quello della meccanica e dell’automotive – piuttosto difficile, l’azienda ha realizzato interventi per oltre 13 milioni, che hanno portato all’installazione di una nuova cappa di aspirazione e di un parco fotovoltaico da 3,9 MW di potenza. I progetti sono stati presentati ieri agli stakeholder nell’incontro InnovAZIONI sostenibili, mentre il 16 novembre lo stabilimento aprirà le porte alla comunità.
"Nonostante la siderurgia stia attraversando una difficile congiuntura – commenta il presidente di Acciaierie di Calvisano, Giovanni Pasini -, la società non ha rallentato i piani di investimento, poiché siamo convinti che la continuità del nostro business sia legata non solo agli aspetti tecnologici o alla qualità del prodotto, ma anche alla capacità di vincere una grande sfida: restare competitivi sullo scacchiere internazionale riducendo i propri impatti ambientali e aumentando il valore per tutti gli stakeholder. Tra questi, la comunità ed il territorio in cui siamo nati oltre mezzo secolo fa e in cui vogliamo continuare a produrre il migliore acciaio col minimo impatto possibile". Lo stabilimento di Calvisano è il terzo del Gruppo a ottenere la Dichiarazione ambientale Emas (Eco-management and audit scheme), strumento volontario dell’Unione europea che permette alle organizzazioni di valutare, gestire e migliorare costantemente le proprie prestazioni ambientali. Con questo traguardo il Gruppo ottiene la dichiarazione ambientale per tutte e tre le acciaierie che la compongono: Feralpi Siderurgica, Acciaierie di Calvisano e la controllata tedesca Feralpi Stahl. "Un’azienda manifatturiera che investe nella sostenibilità – ha ricordato il sindaco di Calvisano, Angelo Formentini - è molto più di un semplice datore di lavoro. È un partner della comunità che contribuisce al suo benessere e al suo sviluppo". Tutto senza dimenticare l’inserimento di giovani.