Carenza di risorse, disagio giovanile, boom delle cause a tema immigrazione. Sono molti i temi affrontati all’inagurazione dell’anno giudiziario dalla neopresidente della Corte Giovanna Di Rosa, che per i prossimi 12 mesi affila le armi predilette: il dialogo e l’alleanza con il territorio.
Di Rosa parte dal solito problema delle carenze ("Nessuna riforma può funzionare in assenza di strumenti per attuarla: magistrati, amministrativi, mezzi materiali"), dell’inadeguatezza delle piante organiche, e delle scoperture tra i magistrati, -7,44% tra i giudicanti e-9.87% tra i requirenti. (Tra i giudici di pace la coperta è così corta che sono presenti in 18 sui 69 previsti: -74%).
Per tamponare è stato istituito l’Ufficio per il processo, ma i nuovi ingressi sono stati inferiori alle aspettative, l’82.07% dei posti stabiliti, pari a 53 unità in Corte: "perché il pubblico impiego nel settore giustizia tra i giovani è così poco attrattivo?" si chiede.
Gli uffici registrano comunque "ottimi risultati", con l’ abbattimento generale delle pendenze. Arranca solo il Tribunale di Brescia, travolto com’è da un boom di ricorsi per la cittadinanza (da 1595 cause al 30 giugno ‘23 a 3168 al 30 giugno 24: +98,62%) e di protezione internazionale (da 863 a 1184, +37,2%), con una pendenza di 6mila fascicoli a tema immigrazione.
Nel penale gli arretrati in Corte in 6 anni sono stati ridotti del 60%, nell’ultimo periodo del 31%. Ma diminuiscono pure le impugnazioni in appello, scese al 15.9% dal 23%. il dato più basso degli ultimi anni. La prescrizione appare in caduta libera: in Corte incide solo per il 10% dei procedimenti (prima era 16%), negli altri uffici è al 3,1%.
E ancora, fari puntati sul Tribunale dei minori, alle prese con un +26% di sopravvenienze: "L’ambito di cui si occupa è denso di fragilità umane, difficoltà sociali, dipendenze, connotato da scarsa o nulla integrazione - riflette Di Rosa - Si registra una tendenza di crescita del ricorso al crimine e all’abuso di sostanze e di alcol in contesti in cui la devianza è frutto di uno stile di vita, da contrastare con interventi di prevenzione".
Capitolo reati: nel distretto molti appaiono in discesa. Ma aumentano (di poco) quelli contro la pubblica amministrazione (da 2312 a 2390, di cui 88 a carico di minori), sono stazionarie le associazioni mafiose (10 inchieste nel distretto), idem gli omicidi (dieci).
Crescono gli stalking denunciati (da 966 a 1090, di cui 45 ad opera di minorenni), la prostituzione minorile e pornografia minorile, con 30 fascicoli a carico di ragazzini su 105, e la pedopornografia, da 74 a 109 casi. Aumentano i furti a carico di noti (4032, di cui 340 compiuti da minori), e più che mai le rapine, da 648 a 954 (233 compiute da under18).