Desenzano del Garda (Brescia), 13 agosto 2024 – Almeno fino al 18 agosto i laghi bresciani segnano il tutto esaurito, seguiti dalla montagna, dalla città e dalla Franciacorta, scelta anche perché in questi giorni inizia la vendemmia e l’offerta è prettamente agrituristica. Gli alberghi, dopo l’inizio ritardato dovuto al giugno fresco e piovoso, stanno mettendo a segno ottime performance. In media gli ospiti si fermano tre notti, anche a causa dei costi che in questo periodo sono alti. Diversamente è stato a luglio e sarà dopo il periodo di alta stagione, quando le permanenze saranno di una o due settimane. I dati di Federalberghi Brescia confermano una stagione turistica positiva, caratterizzata da un incremento delle prenotazioni last minute e da una leggera diminuzione della durata media dei soggiorni rispetto agli anni precedenti.
Il bilancio di Federalberghi
“La situazione per la nostra provincia rimane incoraggiante, anche se i numeri dei laghi e della montagna non raggiungono al momento i record dell’estate 2023, la migliore di sempre – spiega Alessandro Fantini, presidente di Federalberghi –. Tuttavia quest’anno abbiamo osservato un aumento delle prenotazioni last minute, con un trend positivo che ci fa ben sperare per Ferragosto. I dati definitivi dipenderanno dall’allungamento della stagione, che sta vedendo sempre più ospiti a settembre e ottobre”. Fantini ha evidenziato l’importanza del turismo internazionale nella ripresa del settore: “Nonostante un lieve calo dei turisti tedeschi, dovuto alla crisi economica in Germania, abbiamo registrato un notevole aumento di visitatori da Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Polonia e Repubblica Ceca. Nuovi mercati come quello del Medio Oriente stanno scoprendo la nostra provincia, soprattutto l’alto lago di Garda”.
Passato l’anno di Bergamo-Brescia capitale della cultura, in città i dati sono comunque buoni, anche grazie alle numerose offerte di intrattenimento, ai musei aperti e alla possibilità di muoversi con facilità sia verso i laghi, sia verso vicine città di arte e storia come Verona, Vicenza, Bergamo e Milano. “La città di Brescia sta consolidando la sua attrattiva tra i turisti stranieri, mentre assistiamo a un calo delle presenze italiane rispetto al 2023, anno in cui la Capitale della Cultura aveva richiamato numerosi visitatori nazionali – aggiunge Fantini –. Cresce la percezione di Brescia come destinazione di riferimento per il turismo culturale”. Le previsioni collocano il 2024 come uno degli anni migliori per le presenze turistiche in tutta la provincia.