REDAZIONE BRESCIA

Ucciso fuori dalla festa: "Si deve superare la rabbia"

Provaglio, l’invito del prevosto al funerale di Comelli

Provaglio, l’invito del prevosto al funerale di Comelli

Provaglio, l’invito del prevosto al funerale di Comelli

Centinaia di persone ieri pomeriggio si sono riunite nella chiesa di via Battisti per dare l’ultimo saluto a Roberto Comelli, barbaramente ucciso dal 19enne Matias Pacual. La parrocchiale non è bastata a contenere tutti gli amici e parenti, ma anche persone del lago d’Iseo e della Franciacorta venute ad abbracciare idealmente Roberto che ha avuto come unica colpa l’avere voluto recarsi a una festa per controllare che il figlio 18enne stesse bene. A celebrare la Santa Messa è stato il parroco don Giovanni Gritti, che conosceva bene Roberto, perché andava spesso in oratorio sia con suo figlio sia solo. Don Gritti ha stigmatizzato la violenza, che si sviluppa anche tra i giovani e che è sempre più presente nei momenti sociali, compresi quelli di festa. "Giovani e meno giovani sono sempre più a rischio di arrivare a questi gesti estremi – ha detto il prevosto – ci sono tanta aggressività e rabbia, violenza verbale e intolleranza verso le persone che possono sfociare anche in gesti tragici come questo. Dobbiamo risanare il cuore alla radice e non acconsentire più a nessun tipo di violenza".

Don Giovanni ha richiamato alla calma dei cuori. "Dobbiamo superare la rabbia, vincere la violenza che portiamo dentro". Le esequie sono terminate nel dolore per la scomparsa del padre, pianto dal figlio Loris con la fidanzata e il suocero e dalle sorelle con le famiglie. Alla funzione era presente una delegazione dei carabinieri di Iseo.

Milla Prandelli