BEATRICE RASPA
Cronaca

Umiliava le figlie, indagato. Scandalo nel centrodestra

Brescia, braccialetto elettronico per il consigliere comunale Balwinder Singh. Le due ragazze volevano vivere libere e sono finite nel mirino dei genitori.

Balwinder Singh, 49 anni

Balwinder Singh, 49 anni

Marito e moglie sottoposti al braccialetto elettronico perché destinatari di una misura di divieto di avvicinamento nei confronti delle figlie, ritenute “vittime del demonio“ giacché ambivano a vivere libere, come le loro coetanee bresciane. Un figlio arrestato per presunta violenza sessuale ai danni di una delle sorelle. È l’inchiesta che ha coinvolto un consigliere comunale in Loggia del centrodestra, Balwinder Singh, 49enne di origine indiana eletto nel 2023 nella lista “Fabio Rolfi sindaco“, indagato per maltrattamenti con la consorte di 47 anni. I due avrebbero creato l’inferno per le figlie, una di 17 anni, dal 26 novembre 2024 in struttura protetta, l’altra, di 23, che ha lasciato la casa di famiglia grazie a un centro antiviolenza. Nell’ambito del medesimo procedimento è finito in manette anche il figlio 26enne della coppia. I tre tramite il loro legale, avvocato Federico Scalvi, si proclamano innocenti, e si dicono "convinti che la vicenda si chiarirà a breve". L’indagine, scaturita da una richiesta di aiuto ai professori di scuola, scoperchia contestazioni inquietanti. Singh e la moglie per la Mobile, la procura e il gip dal 2005 avrebbero posto le figlie in uno stato di umiliazione e vessazione "incompatibile con le normali condizioni dell’esistenza". Si opponevano al desiderio delle giovani di vivere all’occidentale, e pur di impedire che instaurassero relazioni con ragazzi italiani, le avrebbero picchiate, insultate e sottoposte a controlli "continui e ossessivi". In Italia dal 2001, operaio, Singh avrebbe persino commentato positivamente l’omicidio di Saman Abbas, la giovane uccisa a Reggio Emilia dai genitori perché troppo occidetale, definendolo "azione doverosa per poter preservare la reputazione sociale". La figlia maggiore sarebbe stata costretta a vestire con pochissimi abiti, a rovistare nell’immondizia, a lavarsi con l’acqua fredda perché quella calda le veniva razionata, proseguono le accuse. Non le sarebbe stato fornito il materiale scolastico, né la merenda per scuola. Le sarebbe stato impedito di depilarsi finendo sbeffeggiata dai compagni, e guai a sciogliersi i capelli, che pare dovessero per forza essere raccolti in una treccia fissata con un olio “nauseabondo“. Scoperta in Terza media a chattare su Facebook con amici italiani sarebbe stata pestata. Idem se “bruciava“ scuola saltando le lezioni: veniva condotta in cantina e picchiata selvaggiamente per giorni. Con il padre che le avrebbe puntato il coltello alla gola per avvertirla che l’avrebbe uccisa se l’avesse rifatto. Singh per chi indaga usava il bastone, a volte anche con il figlio maschio.