TOSCOLANO (Brescia)
di Beatrice Raspa
Erano almeno 300 persone, tutte vestite di bianco, con la maglietta con scritto ‘We are Greta’. Si sono date appuntamento sabato alle 21 nella piazza centrale di Toscolano, per ricordare Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, i due ragazzi falciati e uccisi sul Garda il 19 giugno dal motoscafo pirata dei due tedeschi. L’obiettivo della fiaccolata era omaggiare gli amici amati e strappati alla vita - a organizzarla, le due migliori amiche della 25enne - ma anche lanciare un messaggio perché quanto è accaduto quella notte non accada più. "Giustizia per Greta e Umberto", recitava uno striscione. La manifestazione è andata di traverso a molti e ha generato mugugni: la questura non l’ha autorizzata. "Questa era una serata speciale, volevamo ricordare 2 persone che per noi hanno fatto la differenza ma la nostra fiaccolata non è stata autorizzata e dobbiamo scioglierla - ha comunicato al microfono un’amica di Greta -. Certo non ce l’aspettavamo. Ci importava fare sentire la vicinanza alle famiglie". In prima fila, stretti dall’abbraccio della comunità, Nadia e Raffaele Nedrotti. "Le immagini del video dicono tutto, guardarle è stato uno shock - dice papà Raffaele, riferendosi al video di una casa di San Felice che ha ripreso lo schianto e è agli atti dell’inchiesta -. Spero che la magistratura riesca ad accertare chi guidava quel motoscafo perché non penso che i turisti abbiano detto tutta la verità. Comunque per noi sono colpevoli entrambi, visto che entrambi erano su quella barca. Dunque dovrebbero stare qui tutti e due, in cella". In carcere a Brescia per ora c’è solo Patrick Kassen, 52enne manager di Monaco, nei cui confronti la Procura ha ottenuto un mandato di arresto europeo. Kassen si è costituito prima che le autorità tedesche convalidassero il provvedimento. Stando alla ricostruzione accusatoria era lui ai comandi del Riva lanciato nel golfo di Salò a 20 nodi, 4 volte oltre il limite, che in quei giorni era di 5 nodi (oggi di tre), senza radar, coi fari bianchi impropriamente accesi.
Le immagini mostrano il gozzo d Greta galleggiare con le luci accese venire travolto da una grossa imbarcazione che sopraggiunge a forte velocità, salta sull’acqua, plana più avanti e prosegue senza decelerare fino a Salò. "Non ci eravamo accorti di avere provocato un incidente, convinti di avere urtato un tronco", ha ribadito Kassen con il gip. Durante le fasi di ormeggio, del proprietario - un connazionale al vertice di un colosso dell’informatica - Kassen precipita nel lago. Solo lui accetta di sottoporsi all’alcoltest, e a 14 ore dai fatti ha un tasso alcolemico di 0,29. Per il gip, compatibile con uno stato di intossicazione alcolica severa al momento dell’incidente. La posizione del proprietario del Riva è al vaglio della Procura, e non si escludono sviluppi. Per gli avvocati Patrizia Scalvi e Caterina Braga, che assistono i Nedrotti, anche l’altro tedesco dovrebbe essere arrestato per cooperazione nell’omicidio colposo plurimo.