Le piogge abbondanti del 2024 dovrebbero far chiudere l’anno sopra la media delle riserve idriche, ma è fondamentale la gestione dell’acqua, in vista dei periodici periodi siccitosi. La situazione fotografata al 31 ottobre dal bollettino di Arpa è positiva in tutti i bacini idrografici ad esclusione di quello del Brembo, dove le riserve sono il 6,8% in meno rispetto alla media. Anche i dati di Apra Lombardia evidenziano come ottobre 2024 sia stato fra i più piovosi sulle province orientali: +162% di pioggia a Milano rispetto al periodo 1991/2000, +225% a Brescia, +131% a Pavia, +139% a Persico Dosimo (Cremona), +94 a Bergamo. "Le cause sono da attribuire al frequente susseguirsi di aree di bassa pressione in discesa dal Nord Atlantico - spiega il Centro Meteo di Arpa Lombardia - alcune delle quali sono rimaste sul Mediterraneo per diversi giorni, come accaduto in due diversi episodi nella seconda metà del mese. Dopo un ottobre così, secondo le previsioni la prima parte di novembre sarà asciutta e con frequenti nebbie in pianura per la presenza di un robusto anticiclone". Anche la fotografia di Anbi Lombardia, che riunisce i consorzi di bonifica e irrigazione, è quella di un anno fuori dalle medie. Il tema è, però, come trattenere l’acqua. "I Consorzi stanno lavorando su tutto il territorio – spiega Diego Balduzzi (nella foto), tecnico Anbi Lombardia – per realizzare opere che riguardano il contenimento di eventi eccezionali, vasche di laminazione, con importi meno sensibili di quanto possa comportare il recupero di una cava, ma più diffusi". A Brescia, dopo la cava di Castrezzato, si sta lavorando per recuperare quella di Calcinato. Più a rilento il piano dei 12 progetti presentati dai consorzi lombardi.
CronacaUna gestione più attenta è fondamentale