FEDERICA PACELLA
Cronaca

Studenti stranieri e tanti progetti, la Cattolica di Brescia ora guarda all’estero. E c’è il Piano Africa dedicato a rifugiati politici e richiedenti asilo

L’inaugurazione dell’anno accademico nella sede bresciana: sono 4.423 gli iscritti alle 8 Facoltà e 1.452 le matricole. In 166 sono nati in altri Paesi

L’ateneo di Brescia conta 4.423 iscritti alle otto Facoltà e 1.452 immatricolati per l’anno accademico in corso. Sono 59 gli studenti internazionali

L’ateneo di Brescia conta 4.423 iscritti alle otto Facoltà e 1.452 immatricolati per l’anno accademico in corso. Sono 59 gli studenti internazionali

Brescia, 5 marzo 2025 – Un microcosmo globale capace di essere attrattivo per i giovani di seconda generazione. Così la rettrice Elena Beccalli, al suo primo Dies Academicus alla sede bresciana dell’Università Cattolica, ha definito l’ateneo che in città conta 4.423 iscritti alle otto Facoltà e 1.452 immatricolati per l’anno accademico in corso. “Sono 59 gli studenti internazionali iscritti a Brescia con un titolo estero. Se consideriamo anche gli studenti che, pur essendo nati all’estero, hanno completato gli studi in Italia, il totale sale a ben 166, numero che dice tanto dell’attrattività della sede per giovani di seconda generazione”.

L’estensione

Il campus di Mompiano ha ancora tanti spazi da riempire, con un’offerta in linea con il territorio, per cui non si escludono nuovi ampliamenti della proposta formativa, con una forte proiezione all’estero. Il richiamo è al Piano Africa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che mira a porre il continente africano al cuore delle progettualità educative, di ricerca e della terza missione. Ad oggi si contano 123 progetti attivi con 40 Paesi africani, di cui 10 nella sola sede di Brescia, tra cui “Al di là della rete“, un progetto di service learning per promuovere conoscenza e integrazione con i rifugiati politici e richiedenti asilo accolti nell’hub gestito dalla Caritas, adiacente all’Università, in via della Garzetta. 

La rettrice della Cattolica Elena Beccalli e Firmin Edouard Matoko
La rettrice della Cattolica Elena Beccalli e Firmin Edouard Matoko

Fondazione Sfera

Altro progetto ricordato da Beccalli, Maison de Paix, in cui l’ateneo è partner della Fondazione Sfera: l’obiettivo è di costituire e rafforzare un centro formativo polifunzionale e di promozione umana nella periferia della città di Kikwit, che promuova un’adeguata formazione dei formatori. Non a caso, la prolusione è stata affidata a Firmin Edouard Matoko, vicedirettore generale per la Priorità Africa e le Relazioni esterne presso l’Unesco. “L’istruzione e l’educazione sono la chiave più importante per lo sviluppo del continente africano – ha sottolineato Matoko –. L’educazione è importante per le donne, le ragazze; lo dimentichiamo spesso, ma l’istruzione permette la parità di genere. Parlando del Piano Africa, questo progetto è ben pensato non solo in termini di aiuti economici, ma di scambio culturale, è la via: si parla di rispetto, di solidarietà, è win-win”.