FEDERICA PACELLA
Cronaca

Brescia, il vescovo agli islamici: "Insieme per costruire la pace"

Il vescovo Tremolada accolto al Centro culturale islamico

L'iimam Sheikh Amin Al Hazmi con il vescovo Pierantonio Tremolada alla moschea

Brescia, 30 giugno 2018 - Costruire la pace insieme, facendo di Brescia un modello per l’Italia. Un messaggio non scontato quello dell’Imam del centro islamico di via Corsica, Amin Al-Hazmi, e del vescovo di Brescia, Pierantonio Tremolada, che ieri ha fatto la sua prima visita ufficiale alla moschea bresciana, affollata per la preghiera del venerdì. «Un onore - ha sottolineato Omar Ajam, del direttivo del centro islamico - che ci abbia fatto visita a neanche un anno dal suo insediamento». Dettagli che contano quando si parla di dialogo interreligioso, in cui Brescia vanta comunque una lunga tradizione, tanto che la città è stata scelta dal ministero per lanciare il festival del dialogo tra le religioni. Una strada, quella del confronto, intrapresa in modo lungimirante, anche in ragione della consistenza della comunità islamica.

I musulmani bresciani raggiungono il 6% della popolazione locale, superando ogni altra provincia italiana nonché la media nazionale del 3%. Il vescovo, insediatosi a ottobre, nei mesi scorsi aveva già incontrato rappresentanti della comunità islamica. «Sono qui - ha detto ieri - perché credo, come voi, nella grandezza e nella bontà di Dio. La cosa più preziosa è riconoscere che la nostra vita trova in Lui la nostra verità. Ci lega l’esperienza della fede e la conoscenza di Dio che è alla base di tutta la nostra vita. Siamo anche diversi, ma questa diversità è ricchezza se coltiviamo la fratellanza, la convivenza pacifica, la giustizia. Questo chiede Dio a una comunità, che non ha pensato come divisa, ma unita in cammino». Parole che hanno trovato sponda in quelle dell’Imam.

«La sua visita ci onora. È un segno importante che va a rafforzare i ponti del dialogo costruiti negli ultimi anni. La convivenza pacifica, il mutuo rispetto, la fratellanza umana ci rende comunità». Parlando del futuro, Amin Al-Hazmi ha ricordato che «crediamo fortemente nel messaggio della religione celeste di amore, fratellanza, pace. Valori che possono diventare un segno distintivo della nostra comunità, che può essere un esempio a livello nazionale di convivenza pacifica. È già così, speriamo lo sia ancora di più».