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Due anni (e pena sospesa). Questa la condanna inflitta ieri al termine dell’abbreviato nei confronti di un osteopata dell’Albereta...
Due anni (e pena sospesa). Questa la condanna inflitta ieri al termine dell’abbreviato nei confronti di un osteopata dell’Albereta di Erbusco, struttura ricettiva pluristellata di fama internazionale, accusato di violenza sessuale i danni di una turista francese. L’episodio finito in aula risale al 2022. La donna, residente in Svizzera con il marito, era in vacanza nel noto centro benessere dove aveva prenotato dei trattamenti alla schiena. Dopo una prima seduta che l’aveva lasciata soddisfatta, aveva deciso di ripetere l’esperienza con lo stesso professionista, un coetaneo di Monza-Brianza, collaboratore esterno dell’Albereta. Ma il secondo trattamento a suo dire avrebbe avuto una deriva improvvisa: approfittando della situazione di intimità, l’imputato avrebbe spinto le mani sulle parti intime della cliente, palpeggiandola e arrivando a praticarle sesso orale. Gesti rapidi che la sconcertarono - questa la versione della turista - tanto che non urlò, ma si confidò solo una volta fuori dallo studio, con il marito e un’amica. La coppia terminò la vacanza prenotata ma annullò le altre sedute già fissate, poi andò dai carabinieri. Dal canto suo l’imputato, incensurato, nessuna segnalazione sul suo conto, una collaborazione di lungo corso - che poi si è interrotta - con il resort, si è dichiarato innocente.
Beatrice Raspa