REDAZIONE BRESCIA

Boom di contagi: provincia di Brescia zona arancione rafforzata

Fontana firma l'ordinanza: chiusi i nidi, le scuole dell'infanzia e le elementari. Castrezzato esce dalla zona rossa. Coinvolti anche otto Comuni della Bergamasca e Soncino, nel Cremonese

La nuova zona arancione

Brescia, 23 febbraio 2021 - Il governatore Attilio Fontana ha firmato l'ordinanza che istituisce la zona arancione ''rafforzata'' in tutta la provincia di Brescia, compreso il Comune di Castrezzato (che era da giorni in zona rossa), in 8  Comuni della Bergamasca e a Soncino (Cremona). Il provvedimento è scattato alle 18 di oggi e resterà in vigore fino al 2 marzo 2021, con "eventuale proroga sulla base dell'evoluzione del contesto epidemiologico". I Comuni della provincia di Bergamo coinvolti sono: Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro e Gandosso. In base all'ordinanza saranno chiusi i nidi, le scuole dell'infanzia e le elementari, previsto anche il divieto di spostarsi nelle seconde case. La stretta prevista da Regione Lombardia, d'intesa col Governo, è stata annunciata in mattinata dall'assessore regionale al Welfare Letizia Moratti in Consiglio regionale. Per quanto riguarda invece le fasce rosse già attive nei comuni di Bollate (Mi), Mede (Pv), Viggiù (Va) "vengono prorogate di 15 giorni e anche lì ci sarà una vaccinazione prioritaria", ha aggiunto l'assessore Moratti. 

Zona arancione rafforzata: regole e divieti

La decisione, caldeggiata anche dall'Ordine dei medici di Brescia, arriva dopo che in provincia si sta registrando un boom di contagi che preoccupa il personale sanitario e le istutizioni locali. In provincia di Brescia, inoltre, c'è anche uno dei quattro Comuni lombardi in zona rossa: Castrezzato. Anche Bergamo, dove si sono verificati alcuni focolai, invoca chiusure selettive per scongiurare una nuova ondata di coronavirus. 

Le varianti e la terza ondata

Il grafico mostra chiaramente il picco della "terza ondata" a Brescia
Il grafico mostra chiaramente il picco della "terza ondata" a Brescia

A determinare un aggravamento del quadro nella provincia bresciana, ha spiegato Moratti, è stato il diffondersi delle varianti. "Fino al 39 per cento dei nuovi contagiati è legato alle varianti". A Brescia è "praticamente partita la terza ondata" del Covid19: a dirlo, sempre in aula, Guido Bertolaso, consulente della Lombardia sul piano vaccinale. "Balza all'occhio - dice mostrando dei dati - la situazione della provincia di Brescia, che ha di fatto un'incidenza doppia rispetto alle altre province del numero di casi in un determinato territorio in un determinato periodo. Brescia è largamente avanti rispetto a tutte le altre province", sottolinea, aggiungendo che se altrove la situazione è "sotto controllo", a Brescia "è evidente che il fatto che ci troviamo di fronte praticamente alla terza ondata della pandemia: è questo il punto che va aggredito".

La strategia vaccinale

Sul piano dei vaccini, Letizia Moratti ha aggiunto che "verranno concentrati nei limiti del possibile e delle linee guida del ministero le attività di vaccinazione, in particolare partendo dai Comuni al confine tra la provincia di Brescia e di Bergamo con presenza importante di focolaio di contagio legato alle varianti e una situazione di tensione legata alla saturazione delle terapie intensive locali".