LUCA MARINONI
Cultura e Spettacoli

Bagnolo Mella, due scoperte illuminano il restauro della "Stella"

I lavori per il recupero dell'esterno del Santuario Mariano hanno portato alla scoperta di una greca di inizio Ottocento e alla scritta "1.727" che riporta la data di un intervento su una croce che sovrasta l'edificio sacro

La greca trovata durante il restauro del santuario

La greca trovata durante il restauro del santuario

Restauro con doppia sorpresa al Santuario della Madonna della Stella a Bagnolo Mella. Un intervento di recupero che si presenta lungo e complicato, che ha preso il via dalla facciata esterna dell’edificio sacro al quale l’intera comunità bagnolese è particolarmente devota. Proprio nel corso di questa prima parte dei lavori sono emerse due scoperte di indubbio interesse: “Nel momento in cui abbiamo eseguito lo scialbo e il distacco degli intonaci pericolanti – è la spiegazione del professor Leonardo Gatti, che con il suo staff sta eseguendo l’impegnativo intervento – è emersa una greca risalente alla prima metà dell’Ottocento. Si tratta dell’unica traccia rimasta del vecchio apparato decorativo, che abbiamo cercato di recuperare per il suo indubbio valore storico ed estetico, ma anche culturale. Una decorazione che, comunque, non rappresenta la testimonianza più antica, visto che, quando siamo arrivati alla croce che si trova sopra la chiesa, siamo riusciti ad individuare, accanto ad una sigla difficilmente comprensibile, la data 1.717. Un ulteriore esempio di come il Santuario abbia subito nel corso dei secoli diversi interventi rispetto all’opera iniziale (della chiesetta dedicata alla Madonna si parla dal 1492, anno dell'apparizione della Madonna alla giovane Caterina Dall'Olmo - ndr), come evidenziano i lavori eseguiti sul campanile nel 1927”. Autentiche “sorprese” che hanno trasmesso ancora più volontà ed entusiasmo a questo restauro che la Parrocchia guidata da mons. Faustino Pari è più deciso che mai a portare a pieno compimento, riportando al suo originario splendore un santuario mariano che nel corso dei secoli è diventato metà di frequenti pellegrinaggi di fedeli provenienti anche da diverse altre regioni d’Italia.

L’idea di restaurare sia l’esterno che l’interno dell’edificio sacro ha fatto scattare una gara di solidarietà, volta a coinvolgere l’intera comunità nel raccogliere i fondi necessari per coprire l’ambizioso intervento. Una raccolta fondi che prosegue in modo parallelo rispetto ai lavori di recupero che in questo momento puntano a riportare l’esterno in condizioni adeguate in vista della “Sagra della Stella”, che, come tutti gli anni, si svolgerà dall’ultimo fine settimana di giugno (da venerdì 28 per la precisione) sino a domenica 21 luglio.

Un lungo programma tra momenti religiosi e semplicemente ricreativi che ogni estate riesce a coinvolgere l’intera comunità bagnolese (a cominciare dalle famiglie). In questo senso, in attesa di poter dedicare l’attenzione all’interno (sempre più alle prese con problemi di vario genere legati all’umidità), il professor Gatti ed il suo staff stanno portando avanti a ritmo sostenuto il restauro dell’esterno, in stretta collaborazione con la Soprintendenza (supervisione della dottoressa Mara Micaela Colletta) e con l’autorizzazione dell’Ufficio Beni Culturali della Curia di Brescia (mentre la direzione dei lavori è stata affidata all’architetto Paola Platto): “Il primo punto è stato quello di effettuare un significativo risanamento degli intonaci – è la conclusione del restauratore bresciano – che erano alle prese con crepe, rigonfiamenti, distacchi, alterazioni del colore, umidità e croste. Seri problemi che possono anche generare infiltrazioni interne con il conseguente, possibile danneggiamento dell’apparato decorativo”.

Un’analisi che fa capire l’urgenza di portare avanti in tempi rapidi l’intervento di restauro nel suo complesso ed è proprio in questo senso che entra in gioco il legame che da sempre unisce i bagnolesi al “loro” santuario, un rapporto speciale che, certamente, saprà trovare le risorse per tornare a far risplendere la… “Stella”.