Lo Zen Circus mette le tende sabato prossimo a Brescia, sul palco della Festa di Radio Onda d’Urto. Dopo il concerto di giugno al Magnolia, la band pisana si regala, infatti, un altro blitz in Lombardia prima di un lungo stop. "Intendiamo prenderci una pausa di due anni per dedicarci ai nostri progetti solisti e a scrivere nuove canzoni Zen da cantare poi tutti assieme al momento del ritorno" hanno spiegato Andrea Appino, Karim Qqru (al secolo Gian Paolo Cuccuru), Massimiliano “Ufo” Schiavelli – affiancati in scena dal “Maestro” Pellegrini (chitarra) e il “Geometra” Pagni (pianoforte) - prima di regalarsi questo nuovo giro di concerti trainato dall’ultima fatica in studio “Cari fottutissimi amici”, titolo alla Monicelli per un album, il quattordicesimo della loro discografia, ben accolta dai fans della prima come dell’ultima ora.
Anche se in questa ripresa estiva 2023 (l’album è uscito nel 2022 ed è stato presentato nel tour dell’estate scorsa), salve un paio di passaggio obbligati come “Canta che ti passa” e “Voglio invecchiare male”, la scaletta punta altrove. In particolare, su un prove come “La terza guerra mondiale” o “Il fuoco in una stanza”.
Ma con vent’anni di attività sulle spalle, l’orizzonte di Appino & Co. è quantomai dilatato e spazia come “Nati per subire”, “L’ultima casa accogliente” o il glorioso “Andate tutti affanculo” da cui quattro anni fa hanno ripreso pure il titolo del loro romanzo “anti-biografico”, divenuto un vero e proprio caso letterario, con l’ingresso in pompa magna nella classifica dei libri più venduti. “La gloria è bastarda, per averla alla fine devi piacere a tutti / ma a tutti no, a noi tutti non ci sono mai piaciuti” dice una loro canzone. C’è da credergli.