Brescia, 17 dicembre 2024 – Al via a Brescia dal 1 gennaio la sperimentazione della riforma sulla disabilità, ma non mancano le perplessità per i tempi stretti per la formazione dei medici certificatori. La Leonessa è l’unica provincia della Lombardia, fra le 9 in Italia, in cui parte la sperimentazione della riforma. Obiettivo è semplificare l’accertamento della disabilità ed introdurre il “progetto di vita“, superando la frammentarietà delle prestazioni tra sanità e sociale. Operativamente, dal 1 gennaio saranno utilizzati nuovi criteri e modalità di accertamento della condizione di disabilità, con una “valutazione di base“ affidata in via esclusiva all’Inps. Da quella data, il nuovo certificato medico introduttivo sarà l’unico strumento per avviare il procedimento di accertamento della disabilità: non dovrà più essere prodotta la domanda amministrativa. L’Inps di Brescia fa presente, quindi, che per tutti i certificati medici redatti prima del 31 dicembre 2024, il medico certificatore informerà il cittadino “che la domanda amministrativa dovrà essere presentata all’Istituto entro il 31/12/2024. Inps sta attivando tutte le leve necessarie a garantire il miglior funzionamento della sperimentazione nel territorio bresciano e proseguirà in tale impegno insieme agli interlocutori coinvolti”. Nella pratica, si rischia che il sistema si blocchi ancora prima di partire, perché è necessario che i medici di medicina generale (e pediatri di libera scelta), che ad oggi firmano la maggior parte dei certificati di invalidità e che sono annoverati nella categoria dei medici certificatori, possono rilasciare il certificato medico introduttivo solo se in possesso dei requisiti formativi, di cui l’Inps dovrà acquisire relativa documentazione. Secondo Angelo Rossi, segretario provinciale Fimmg, c’è il rischio molto concreto che il sistema si blocchi in attesa che l’Inps validi i medici di medicina generale. “Spero che ci sia un rinvio – commenta - altrimenti dall’1 gennaio il sistema delle certificazioni di invalidità, prerequisito per usufruire dei benefici economici e di assistenza, rischia di bloccarsi nelle province della sperimentazione”. Serve un corso di formazione obbligatorio di cui ancora non si hanno notizie e prendere dimestichezza con il nuovo portale, che non sarebbe ancora fruibile dai medici. “Spero in un’interlocuzione tra Inps e Ordini dei medici”, l’auspicio di Rossi.
BresciaRiforma sulla disabilità, obiettivo semplificare ma il rischio falsa partenza è alto