Brescia, 22 febbraio 2023 - Si sta facendo sempre più difficile per il Brescia preparare una partita delicata come quella che sabato porterà al “Rigamonti” il Bari (proprio la squadra che, infliggendo una secca goleada alle Rondinelle nella partita di andata, ha mandato in crisi la formazione biancazzurra).
Daniele Gastaldello (ancora in attesa dell’ufficializzazione del vice che condividerà il suo cammino alla guida del Brescia) è stato accolto sin dal suo arrivo dalla contestazione dei tifosi, esasperati dalla gestione del presidente Massimo Cellino e dal suo vorticoso giro di tecnici al “capezzale” delle Rondinelle. Una situazione, che conferma il netto distacco tra lo stesso Cellino e l’intero ambiente bresciano, che non può non avere ripercussioni sulla tranquillità di Bisoli e compagni. Il crescente isolamento del patron biancazzurro è stato ribadito nelle ultime ore anche dalle dimissioni dal Cda dei consiglieri Aldo Ghirardi e Giampietro Rampinelli Rota, due membri bresciani sui sei che compongono un organo evidentemente tutt’altro che coeso.
Il quadro che accompagna le Rondinelle alla sfida con il temibile Bari, si fa ancora più delicato se solo si considera quello che sta offrendo il campo di allenamento di Torbole. In effetti, se la nota positiva è legata ad un possibile recupero di Cistana e Rodriguez in vista del match con i Galletti, i giocatori sono alle prese con l’ennesimo ribaltone tecnico e devono quindi assorbire ancora una volta nuove indicazioni e nuove metodologie. Se a tutto questo si aggiunge anche il morale di un gruppo che non riesce a fare risultato e si trova “imprigionato” in un tunnel dal quale non riesce ad uscire, è facile intuire come il Brescia per trovare la svolta desiderata nell’incontro con il Bari di sabato dovrà fare affidamento soprattutto al cuore ed all’orgoglio…