ANDREA MORLEO
Sport

Da Brescia a Parigi: il viaggio delle fate della Ginnastica Italiana verso le imprese olimpiche

I nomi di Angela Andreoli, Giorgia Villa, Elisa Iorio, Alice D’Amato e Manila Esposito rimarranno scolpiti nella storia come quello del loro direttore tecnico, Enrico Casella, fondatore della Brixia

Angela Andreoli, Giorgia Villa, Elisa Iorio e Alice D'Amato e Manila Esposito argento nella gara a squadre e nel riquadro Enrico Casella, il direttore tecnico

Angela Andreoli, Giorgia Villa, Elisa Iorio e Alice D'Amato e Manila Esposito argento nella gara a squadre e nel riquadro Enrico Casella, il direttore tecnico

Brescia, 5 agosto 2024 – Non solo fabbriche ma anche volteggi e tanta grazia. Il cuore pulsante della ginnastica artistica italiana è Brescia. Da qui le fate azzurre hanno spiccato il volo arrivando all’argento olimpico alle Olimpiadi di Parigi 2024 nella gara a squadre femminile, la gara regina della che certifica il valore della ginnastica artistica di un Paese.  

Alla Bercy Arena hanno battuto rivali di altissimo spessore come Brasile, Gran Bretagna e Cina: al momento soltanto gli USA di Simone Biles sono superiori. 

Le azzurre Angela Andreoli, Giorgia Villa, Elisa Iorio, Alice D'Amato e Manila Esposito sono entrate nella storia  riportando alle nostre latitudini un alloro a cinque cerchi nel team event che mancava addirittura da 96 anni.

Alice D' Amato e Manila Esposito con le medaglie d'oro e di bronzo nella ginnastica artistica alle Olimpiadi di Parigi 2024
Alice D' Amato e Manila Esposito con le medaglie d'oro e di bronzo nella ginnastica artistica alle Olimpiadi di Parigi 2024

Il bis

Una storia che si riscrive anche alla trave con Alice D' Amato e Manila Esposito: oro e bronzo, una doppietta inedita. Mai un'azzurra era salita sul gradino più alto del podio a cinque cerchi e mai era arrivata una medaglia di specialità alla trave.

In una gara anche costellata dagli errori delle avversarie, Simone Biles e Rebecca Andrade su tutte, le due ginnaste non si lasciano scappare l'occasione: Alice, con uno strepitoso esercizio da 14.366 punti, si laurea campionessa olimpica mentre Manila Esposito, la più giovane dell'intera spedizione azzurra con i suoi 17 anni, è terza con 14.000.

 

Enrico Casella, direttore tecnico della nazionale di ginnastica e fondatore della Brixia
Enrico Casella, direttore tecnico della nazionale di ginnastica e fondatore della Brixia

 I nomi delle azzurre rimarranno scolpiti nella storia esattamente come quello del loro direttore tecnico, Enrico Casella, e dell'Accademia di ginnastica di Brescia, la Brixia, quartier generale della ginnastica azzurra.

A Brescia sono cresciute giovani talenti come Angela Andreoli, Giorgia Villa, Elisa Iorio e Alice D'Amato, mentre Manila Esposito si è unita al gruppo solo due anni fa. Per queste atlete, la routine quotidiana è stata rigida: sveglia all'alba, allenamenti intensi e scuola serale. Un percorso di sacrifici e dedizione che ha plasmato le migliori ginnaste italiane, pronte a competere a livello internazionale.

La storia della Brixia 

La storia della Brixia Brescia inizia nel 1984, quando Casella, un ex giocatore di rugby e ingegnere nucleare, fondò il club insieme a Daniela Leporati e Paola Rietti. Da allora, Brixia ha conquistato 21 scudetti, diventando il club più titolato d'Italia.

Stelle come Monica Bergamelli, ora nello staff della Nazionale, e Vanessa Ferrari, che non ha potuto partecipare alle Olimpiadi di Parigi a causa di un infortunio, sono cresciute in questo ambiente. Ferrari, insieme a Casella, raggiunse il vertice mondiale nel 2006.

Il palmares olimpico

Francesca Morotti olimpionica ad Atlanta 1998, Monica Bergamelli e Irene Castelli olimpioniche a Sydney 2002; ancora Monica Bergamelli olimpionica ad Atene 2006 e sempre Monica Bergamelli con Vanessa Ferrara olimpioniche a Pechino 2008; per Vanessa anche le Olimpiadi di Londra 2012 insieme ad Erika Fasana; ancora Vanessa Ferrari ed Erika Fasana insieme a Martina Rizzelli alle Olimpiadi di Rio 2016, poi a Tokyo 2021 lo splendido argento di Vanessa Ferrari al corpo libero, con il quarto posto della squadra con Asia e Alice D'Amato e Martina Maggio.

Europei e mondiali

Ci sono poi i titoli e le medaglie mondiali ed europei di Vanessa Ferrari, Asia D'Amato, Alice D'Amato, Martina Maggio o al titolo Europeo Junior ed al titolo di Campionessa alle Olimpiadi Giovanili di Giorgia Villa, ai risultati della squadra maggiore in serie A1 capace di vincere ventuno scudetti dal 1998 al 2023, per non citare il fantastico bronzo della squadra Italiana al Campionato del Mondo di Stoccarda 2019 il titolo europeo a Monaco 2022 e l'argento ad Antalya 2023 con protagoniste le gemelle Alice ed Asia D'Amato, Elisa Iorio e Giorgia Villa, Angela Andreoli, Veronica Mandriota. Nonché all'apertura della sezione di ritmica, con la partecipazione ai Campionati del Mondo di Baku di Paola Bianchetti come individualista ed alle medaglie ottenute dalla squadra fra le cui protagoniste Matilde Spinelli e Sofia Lodi, anch'essa presente alle Olimpiadi di Rio 2016 con la squadra.

L’orgoglio 

"Siamo una famiglia. Abbiamo lavorato molto, con principi sani. Abbiamo imparato a perdere e ogni ginnasta ha sempre dato il suo contributo. Questo è il nostro punto di forza". Negli anni, il tecnico ha affrontato numerose sfide, gestendo assenze dovute a problemi fisici e prendendo decisioni difficili. La squadra per le Olimpiadi è stata selezionata dopo gli Assoluti di Cuneo a luglio.

Un punto di partenza verso nuovi traguardi, sostenuto dal nuovo centro per la preparazione olimpica che verrà ultimato entro il 2026 a Brescia. Il successo di queste ginnaste è una testimonianza di come il lavoro di squadra, la resilienza e la dedizione possano portare a risultati straordinari, rendendo l'argento olimpico non solo una vittoria sportiva, ma anche una celebrazione dei valori umani e della passione per lo sport.