ALESSANDRO MAGGI
Sport

Rugby: Calvisano dà l’addio alla Top 10. Si riparte un gradino più sotto

Il club bresciano rinuncia a partecipare al massimo campionato tricolore. Nel suo palmares ci sono anche 7 scudetti

Uno degli ultimi successi italiani del Calvisano

Calvisano (Brescia) – “Un sogno che sogni da solo è solo un sogno. Un sogno che sogni con qualcuno è realtà”. Gianluca Guidi, tecnico del Calvisano, si è affidato a un aforisma per commentare l’addio al Top 10 del Calvisano. Un lungo addio, che si dipanerà nelle ultime quattro gare della stagione, e che manderà in soffitta una delle ultime gemme del rugby lombardo. Un movimento che perde pezzi, che può contare sul miglior vivaio dello stivale, Milano, ma che nella prossima stagione potrà affidarsi al solo Viadana. Grandezza di un tempo, oggi all’ombra del Veneto della grande sfida Petrarca-Rovigo, e anche di quell’Emilia Romagna che avanza con Valorugby e Colorno. Ma tutto il rugby italiano deve interrogarsi.

“Spariscono” sette scudetti

Benetton e Zebre, iscritte alle massime leghe continentali, cosa hanno sortito? Una Nazionale in grado di vincere una gara in dieci anni al Sei Nazioni. Nessun alloro continentale di club. La progressiva riduzione della lega nazionale. Da Top 12 a Top 10 nel corso della pandemia, e oggi in cerca di una sostituta per un club, Calvisano appunto, capace di conquistare sette scudetti in questo millennio.

Abbastanza lineare la timeline dell’abbandono. Prima l’addio dopo la pandemia a Massimo Brunello, tecnico dell’ultimo scudetto volato nei quadri delle Nazionali, sostituito dal cavallo di ritorno Guidi. Poi due semifinali per il tricolore perse negli ultimi minuti, unitamente a un calo del budget. In questa stagione, di fatto, il gruppo è sempre rimasto fuori dalla lotta playoff, pur giocando alcune gare degne di nota: "Questo è il momento di fare appello agli uomini più che ai giocatori - prosegue il tecnico toscano -. Non possiamo tradire questo sport, in assenza di tutto il resto, ognuno dovrà contare sul rispetto verso se stesso e verso il resto della squadra, sulla lealtà reciproca e l’amor proprio".

Restano i giovani e le donne

La società ha già certificato le sue intenzioni, lasciando porta aperta anche a quei giocatori che volessero abbandonare la nave prima del tempo. Si rinuncia al Top 10, si conserva l’attività giovanile e quella femminile. Tutto per una questione puramente economica. E un senso di appartenenza che ha fatto rispedire al mittente anche prospettive di supporto esterno. Sullo sfondo, alcune mosse che potrebbero essere certe nei prossimi giorni. La prima sfida per la società riguarda la categoria di appartenenza: la Serie A, una posizione inferiore rispetto alla Top 10 attuale. La seconda riguarda la struttura tecnica: l’ex giocatore e capitano Gabriele Morelli dovrebbe diventare il nuovo direttore tecnico del club, mentre Dal Maso sarebbe il capo allenatore del Calvisano per la stagione 2023-2024.

Ovviamente, la rosa della squadra subirà ridimensionamenti. Tuttavia, sembra che Samuela Vunisa, uno dei giocatori chiave della squadra, sia intenzionato a restare nonostante il pressing di Colorno per ingaggiarlo.