SudTirol
3
Fermana
0
SUDTIROL (4-3-1-2): Poluzzi; El Kaouakibi, Curto, Vinetot, Fabbri (72’ Davi); Tait, Greco (69’ Gatto), Beccaro (84’ Fink); Casiraghi (69’ Karic); Fischnaller (84’ Semprini), Rover. A disp. 22 Meneghetti, 12 Pircher, 6 Gigli, 7 Turchetta, 15 Bussi, 16 Calabrese, 24 Bertuolo. All. Stefano Vecchi
FERMANA (3-4-2-1): Ginestra; Esposito (69’ Raffini), Manetta, Scrosta; Clemente (46’ Palmieri), Urbinati (84’ Cremona), Mordini, Demirovic, Liguori (58’ Bigica), Boateng (46’ Cognigni), Iotti . A disp. 12 Zizzania, 22 Tantalocchi, 8 Isacco, 16 Staiano, 19 Nepi, 21 Sperotto, 24 Rossoni. All. Mauro Antonioli
Arbitro: David Di Marco di Ciampino
Reti: 6’ Beccaro, 32’ El Kaouakibi, 68’ Casiraghi (St).
Note: partita a porte chiuse, terreno in buone condizioni. Ammoniti: El Kaouakibi, Casiraghi (St). Angoli 5 a 4 per i padroni di casa. Recupero 1’+4’.
Fermana asfaltata 3 a 0 a Salò, dal Sudtirol padrone del campo per 95 minuti, durante i quali capitan Urbinati (assente Comotto per squalifica) e compagni hanno alzato quasi subito bandiera bianca, facendo registrare un evidente passo indietro rispetto alla gara di apertura persa in casa contro il Mantova. Tre gol a zero il finale: tre gol su azione da palla ferma che devono far riflettere mister Antonioli. L’allenatore dovrà ragionare sull’incapacità dei suoi di imbastire azioni degne di nota, nonostante le abbia provate tutte, cambiando, fatta eccezione per Iotti, tutti gli uomini del reparto avanzato.
L’avvio di gara lasciava prevedere una partita diversa con la Fermana che andava al tiro al primo minuto con Esposito: tiro da lontano con il fendente che si perdeva di poco sul fondo. Partenza a razzo che, però, resterà un fuoco di paglia, tanto che già al sesto minuto i padroni di casa vanno in gol con Beccaro che, libero sul secondo palo raccoglie un cross di El Kaouakibi, dall’angolo colpisce bene di testa e batte Ginestra. La Fermana dopo un primo momento di sbandamento ci prova al 17’ con un bel cross di Mordini: Poluzzi ci mette i pugni e allontana la minaccia; subito dopo tocca a Boateng che come suol dirsi fa il solletico al portiere locale. Al 19’ primo cartellino giallo della partita per El Kaouakibi che trattiene in ripartenza Mordini. Tutto sotto controllo, per i padroni di casa fino alla mezzora quando vanno vicini al raddoppio. Bravo Ginestra a deviare in angolo sugli sviluppi del quale Tait spara abbondantemente fuori. Il gol è però nell’aria e due minuti dopo (32’) il Sudtirol va al raddoppio. Ancora un gol da palla ferma, con la difesa canarina di gesso: ennesimo angolo dalla sinistra, sul primo palo spizzata nel mucchio verso il secondo palo di Rover, dove puntuale si trova El Kaouakibi che non lascia scampo a Ginestra. Padroni di casa in pieno controllo della partita che scivola via fino al quarantacinquesimo quando Di Marco di Ciampino manda tutti negli spogliatoi. Un primo tempo impalpabile per la Fermana, mai in grado di impensierire i padroni di casa.
Ripresa, purtroppo, sulla falsariga del primo tempo. Fermana che vuole provarci ma sembra impotente, nonostante i cambi quasi immediati di mister Antonioli (Palmieri per Clemente e Cognigni per Boateng), quasi remissiva vista l’impossibilità di andare a far male ai padroni di casa. Poi arriva il gol che chiude la partita: l’arbitro concede una discutibile punizione per fallo di Esposito su Rover, sul lato sinistro del fronte d’attacco del Sudtirol a poca distanza dalla linea dell’area di rigore. Sulla palla va Casiraghi che tira dritto in porta e sorprende Ginestra che forse s’aspettava un cross al centro dell’area. Si arriva così al 77’ quando la Fermana su azione d’angolo va in gol con Urbinati, ma l’arbitro annulla per il più classico dei falli di confusione. Un minuto più tardi uno dei pochi tiri della Fermana - protagonista Raffini - nello specchio della porta del Sudtirol, con Poluzzi che para a terra senza difficoltà. Dopo quattro minuti di recupero, l’arbitro manda tutti negli spogliatoi, con una Fermana che deve immediatamente pensare alla trasferta di mercoledì al "Delle Palme" per il derby contro la Sambenedettese.
Mauro Nucci