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Elezioni europee e fake news

Facebook ha annunciato le linee guida per evitare manipolazioni e abusi

Milano, 31 gennaio 2019 - In materia di fake news elettorali, l’Unione europea è scesa in campo già da tempo. Dopo aver varato nei mesi scorsi il Codice di autoregolamentazione, sottoscritto da alcuni dei principali colossi della Rete, ora intende verificare, di qui alle prossime elezioni europee del 26 maggio, se e quanto incideranno sul voto le eventuali manipolazioni dei contenuti online.

Qualora riscontrasse criticità rilevanti, potrebbe prendere seriamente in considerazione l’idea di emanare una legge ad hoc, più vincolante nei confronti deiresponsabili. Per ora, quindi, ci si affida soprattutto all’autodisciplina degli operatori, al fine dicontrastare le interferenze esterne nei processi elettorali. Facebook ad esempio ha annunciato le linee guida per evitare manipolazioni e abusi: standard elevati per la trasparenza della pubblicità, cancellazione di post falsi e analisi delle fonti. «Proteggere l’integrità delle elezioni, assicurandoci al contempo che le persone possanofar sentire la propria voce, è una priorità assoluta per Facebook», ha dichiarato Anika Geisel, la responsabile del gruppo per le elezioni in Europa, che ha aggiunto: «Abbiamo migliorato la nostra abilità di eliminare gli account falsi, ridurre le notizie false, aumentare la trasparenza degli annunci pubblicitari e sostenere un elettorato informato e impegnato».

I nuovi strumenti verranno lanciati a fine marzo. Sul fronte delle pubblicità, gli inserzionisti dovranno essere autorizzati per acquistare annunci politici o relativi a temi di interesse pubblico, dopo aver confermato la propria identità e fornito informazioni aggiuntive sul responsabile degli annunci. Facebook  va avanti con il suo approccio per migliorare la qualità e l’autenticità delle storie, innanzitutto rimuovendo i contenuti che violano gli standard comunitari e che aiutano a proteggere la sicurezza e l’autenticità della piattaforma. Viene anche ampliato il programma di fact-checking, che oggicopre contenuti in 16 lingue. I fact-checker potranno anche rivedere foto e video, oltre ai link agli articoli. Facebook ha così anche confermato l’impegno a lavorare a stretto contatto con legislatori, commissioni elettorali, fact-checker, ricercatori, docenti universitari e gruppi della società civile per continuare la lotta contro le notizie false e la disinformazione.